"Giù le mani dai fondi Crias" |L'appello delle imprese - Live Sicilia

“Giù le mani dai fondi Crias” |L’appello delle imprese

Chiedono alla giunta regionale di non toccare i fondi a disposizione delle imprese e di provvedere al più presto alla nomina del nuovo consiglio d’amministrazione della Crias, commissariata da oltre 30 mesi.

pmi Artigiane e agricole
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CATANIA – “Giù le mani dai fondi Crias”. Cresce la preoccupazione tra le categorie di artigiani e agricoltori, allarmati dalle intenzioni espresse dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, di prelevare circa 10 milioni dalla cassa regionale che si occupa prevalentemente per destinarli ai Forestali. Cna, Upla, Confartigianato, Casartigiani, Cia, Confagricoltura si sono riuniti alla Camera di commercio etnea per denunciare quella che definiscono “Uno scandalo”. “Ci opponiamo con forza alle intenzioni di Crocetta – affermano i rappresentanti di artigiani e agricoltori. Le nostre aziende sono già vessate dalla pressione fiscale – proseguono – dalla burocrazia e dalla crisi. Eppure, noi continuiamo a rappresentare un bacino che in Sicilia continua a dare lavoro e rappresenta un collante sociale”.

Ma non è solo questo il punto evidenziato stamani. A non andare giù è il fatto che si paventi l’ipotesi di togliere fondi a un istituto, la Crias appunto, che eroga finanziamenti alle aziende, non solo quelle artigiane ma anche quelle agricole, permettendo a queste di rimanere sul mercato. “L’errore dell’operazione paventata dalla Regione – continuano – sarebbe ancor più grave anche e soprattutto tenendo in conto la restrizione, in corso da anni, dell’accesso al credito ordinario e l’innalzamento dei tassi di interesse, che hanno determinato quale unica risorsa alternativa alle banche proprio la richiesta di finanziamenti agevolati rivolta agli istituti e agli enti che gestiscono i fondi di rotazione regionali. La Crias, è bene ricordarlo, è uno dei pochi istituti efficienti in Sicilia e ancora oggi assolve con competenza e professionalità al compito affidatogli dalla legge istitutiva”.

Preposta a gestire e a erogare il credito agevolato alle imprese artigiane siciliane, secondo i dati diffusi, dal 1957 al 2013 la Crias ha istruito più di 630mila pratiche di esercizio (medio termine-scorte) per un importo complessivo erogato di 3,7 miliardi di euro (al solo credito di esercizio, da sempre la misura preferita dagli artigiani, sono andati 2,9 miliardi). Sono oltre 80 mila le aziende coinvolte, 20 mila solo a Catania, e circa 200 mila i lavoratori, senza contare l’indotto. Realtà che verrebbero danneggiate in modo evidente se Crocetta dovesse portare avanti quanto annunciato.

“È poi da sottolineare – evidenziano ancora – come la Crias sia un istituto assolutamente autosufficiente, ossia che non grava, nei suoi costi di gestione, sul bilancio della Regione, poiché riesce ad autofinanziarsi con gli interessi sui prestiti agli artigiano”. Chiedono alla giunta regionale non solo di non toccare i fondi a disposizione delle imprese e di provvedere al più presto alla nomina del nuovo consiglio d’amministrazione della Crias, commissariata da oltre 30 mesi.

 

 


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