Green pass, favorevoli o contrari? Come la pensano i palermitani - Live Sicilia

Green pass, favorevoli o contrari? Come la pensano i palermitani

Le reazioni di alcuni commercianti del centro dopo le nuove regole sul green pass in vigore dal 6 agosto

PALERMO – L’ipotesi di possibili nuove chiusure per la diffusione della pandemia da Covid e per fortuna momentaneamente scongiurate dall’ultimo monitoraggio dell’Iss e del ministero della Salute effettuato il 23 luglio come ogni venerdì, rappresentano un terrore per molti commercianti palermitani. Le misure restrittive che potrebbero essere reintrodotte come in passato – stavolta con criteri modificati dal governo che prevedono restrizioni in base a ospedalizzazioni e ricoveri in Terapia intensiva – preoccupano moltissimi commercianti e addetti alla ristorazione.

Le chiusure anticipate, i pranzi e le cene solo in ristoranti all’aperto, rischiano di diventare un déjà vu e mettere in ginocchio il settore della ristorazione e del commercio, già duramente penalizzati dalle continue chiusure dell’ultimo anno a causa della pandemia.

Per evitare che ciò accada nuovamente, la maggior parte dei commercianti del centro di Palermo è favorevole all’introduzione del Green pass. “Purché si scongiurino nuove chiusure”, è l’appello unanime di imprenditori e dipendenti.

L’obbligo della certificazione verde per accedere in luoghi a rischio assembramento consentirà a bar, ristoranti, cinema, teatri, piscine e palestre di tenere le saracinesche alzate.

“Se il Green pass servirà per lasciarci lavorare e non chiudere come è purtroppo è accaduto spesso quest’anno, sono assolutamente favorevole”, commenta un ristoratore di via Principe di Belmonte.

“Proprio adesso che ci stiamo riprendendo, soprattutto grazie ai turisti, un’altra chiusura sarebbe letale e ci costringerebbe a chiudere definitivamente la nostra attività”, è il timore della dipendente di un gelateria di via Ruggero Settimo.

Insomma, tra ristoratori e commercianti del centro storico palermitano l’idea è comune: “Sì al Green pass” per evitare ulteriori perdite economiche e nuove chiusure che, questa volta, potrebbero portare al fallimento delle attività.

Una minima parte, però, rifiuta l’idea di una selezione della clientela in base alla vaccinazione. “Chi non ha il Green pass purtroppo non potrà più consumare ai tavoli all’interno del nostro locale – commenta rammaricata la titolare di un bar di via Cavour -. Per questo, ci aspettiamo una riduzione della clientela nonostante le nuove regole non impongano l’obbligo del green pass per consumare al banco”.

Dopo l’istituzione nei giorni scorsi di nuove zone rosse in Sicilia, che ha obbligato commercianti e ristoratori a chiudere, anche Confcommercio si è detta favorevole all’utilizzo del Green pass per evitare le chiusure dei locali. “Siamo preoccupati – dice il presidente di Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti – per le restrizioni che ne conseguono e che impediscono al mondo del commercio al dettaglio e alla ristorazione di potere continuare ad operare in quello che doveva essere il momento caratterizzato da un po’ di luce dopo mesi e mesi di buio. Vogliamo scongiurare ulteriori danni ai nostri associati dovuti alle chiusure forzate che la zona rossa impone. Per questo motivo chiediamo al Governo regionale di predisporre l’utilizzo del green pass a tutte le tipologie di attività commerciali presenti in zona rossa che così potrebbero continuare ad operare. Dunque, l’idea prevalente di commercianti e turisti sembra essere “sì al Green pass” per evitare così nuove chiusure.


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