Cracolici: il governo revochi | Russo: Lucia è responsabile - Live Sicilia

Cracolici: il governo revochi | Russo: Lucia è responsabile

Il deputato del Pd: "Il governo ha agito con approssimazione. Sono certo che la giunta stopperà l'iter". L'ex assessore alla Salute: "Il passato governo non c'entra. Noi avevamo bloccato l'assegnazione di nuovi posti letto". Fiorenza (Pds): "Quali interessi dietro questo progetto?"

PALERMO – Dopo l’Udc, anche il Pd va all’attacco. E il “casus belli” è sempre lo stesso. Quello che ha riacceso, con toni fortemente polemici, i rapporti all’interno della maggioranza. La delibera che ha dato, di fatto, il via libera alla costruzione del nuovo centro della società Humanitas a Misterbianco non convince.

E oggi ad affondare, dopo le durissime parole di qualche giorno fa del ministro Gianpiero D’Alia, che è arrivato al punto di mettere in discussione la permanenza stessa dei centristi all’interno dell’esecutivo, è Antonello Cracolici, “big” dei democratici all’Ars e presidente della Commissione affari istituzionali, ingtervenuto a un Forum organizzato dall’agenzia di stampa Italpress.

Secondo Cracolici sulla questione del centro Humanitas di Misterbianco, “è stata commessa qualche leggerezza. Il governo – ha detto Cracolici – ha agito con una certa approssimazione, non tenendo in considerazione molte cose, e lo considero quindi un atto nullo e che, in quanto tale, non ha nessuna efficacia”.

Ma oltre a aollevare dubbi e a distribuire qualche “bacchettata”, Cracolici dispensa quello che appare, a tutti gli effetti, un consiglio all’esecutivo. “Tenuto conto che si tratta di atti di programmazione sanitaria e che c’è una legge che blocca nuovi accreditamenti – ha detto infatti Cracolici – penso che la Giunta nelle prossime ore si appresterà a revocare se non ad annullare l’atto”.

Un consiglio, dicevamo. O un auspicio. Ma le polemiche sembrano crescere, piuttosto che spegnersi. E gli attacchi ormai arrivano da tutte le parti. A intervenire sulla vicenda Humanitas infatti è anche l’ex assessore alla Sanità Massimo Russo: “Nessuna responsabilità – ha detto Russo – può essere fatta ricadere sul precedente governo e le scelte politico amministrative adottate negli ultimi mesi sono esclusivamente ascrivibili all’azione dell’attuale esecutivo e alle scelte dell’attuale assessore per la Salute, oltretutto perfettamente a conoscenza di ogni aspetto della vicenda nella pregressa veste di direttore generale”.

In particolare, Massimo Russo ricorda che durante la sua gestione “i contatti con il gruppo Humanitas si arenarono proprio dopo che l’assessorato – nel concedere la prescritta e dovuta autorizzazione all’ampliamento dei locali – aveva escluso in modo categorico la possibilità di assegnare posti letto aggiuntivi con conseguente aumento del budget”.

E ad affondare è anche l’opposizione, per bocca di uno dei componenti della commissione Salute all’Ars, Dino Fiorenza: “Quale disegno inspiegabile – ha chiesto il parlamentare del Partito dei siciliani – c’è dietro il caso Humanitas? Quali interessi?”. Fiorenza sostiene che il finanziamento all’Humanitas, che ha già avviato i lavori mettendo in moto le ruspe, “chiude il cerchio di una strategia pianificata dall’ex assessore alla Salute Giovanni Pistorio in poi”. “All’epoca la Sicilia aveva ottenuto dallo Stato 138 milioni di euro per creare tre poli di eccellenza: oncologico, pediatria e ortopedia a Palermo, Messina e Catania – dice – Era una occasione storica”. Il parlamentare ricorda che a Catania cominciarono i lavori per il nuovo ospedale, il San Marco, “lavori – sottolinea – che stanno per essere completati: doveva essere un trauma center e il polo ortopedico d’eccellenza”. “E invece – attacca Fiorenza – a un tratto sono state fatte altre scelte”.

“Quei 138 mln – prosegue Fiorenza – sono stati utilizzati per altro,la Regione ha abbandonato il progetto dei poli pubblici d’eccellenza e ha preso la strada delle convenzioni con i grandi ospedali privati”. Fondi regionali “così sono stati destinati prima al Bambino Gesù di Roma per la pediatria a Taormina, poi al Rizzoli di Bologna per l’ortopedia a Bagheria”. “Per completare il quadro cosa manca? – prosegue – L’oncologia: ed ecco allora il progetto Humanitas”. “Da dove vengono fuori questi posti aggiuntivi per l’Humanitas – chiede il deputato Mpa – Sono sotratti dal plafond della sanità pubblica o da quella privata? Ma cosa c’è di sinistra in questo governo Crocetta?. Avevamo l’opportunità di creare tre centri pubblici di eccellenza in Sicilia per formare i nostri medici all’estero e poi farli rientrare – conclude Fiorenza – Invece abbiamo disperso 138 milioni e continuiamo a pagare annualmente i privati. Morale della favola: siamo rimasti senza sanità di eccellenza e senza medici, però aumentiamo la spesa per la migrazione sanitaria”. Parole, quelle di Fiorenza, che non sono piaciute all’ex assessore alla Salute Giovanni Pistorio: “La polemica politica, anche la più strumentale – ha commentato Pistorio – deve avere un minimo di fondamento. Non capisco su quali elementi un uomo di sanità come Fiorenza afferma di essere, possa dire quelle cose. Io non ho mai avuto niente a che fare con la vicenda Humanitas. Mai affrontato questo tema. Io sono orgoglioso, semmai, – aggiunge Pistorio – di avere recuperato, finanziato e avviato l’ospedale San Marco. Un progetto che oggi si sta realizzando. Tutti soldi utilizzati a favore della Sanità pubblica”.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI