I bus targati Cosa Nostra | La mafia investe nel turismo - Live Sicilia

I bus targati Cosa Nostra | La mafia investe nel turismo

Sequestrata una società che organizza itinerari per ammirare le bellezze di Palermo.

IL RETROSCENA
di
1 min di lettura

PALERMO – I boss hanno differenziato gli investimenti. Ci sarebbero i fratelli Gregorio e Tommaso Di Giovanni insieme a Paolo Calcagno dietro alla “Pronto Bus srl”, società che organizza giri turistici per le vie di Palermo a bordo di bus scoperti.

L’impresa con sede legale in via Stefano Tura sarebbe stata fittiziamente intestata a Gioacchino Crivello, cognato di Sebastiano Vinciguerra (ai domiciliari, ndr), ed è stata sequestrata su ordine del giudice per le indagini preliminari Filippo Serio con la stessa ordinanza che stamani ha portato all’arresto di 32 persone. Sequestrata anche l’osteria “al Casareccio” in via Discesa Maccheronai, riconducibile a Giuseppe Corona.

La vicenda viene a galla quando Vinciguerra chiede e ottiene dai fratelli Di Giovanni cinquemila euro ciascuno perché l’attività “è sotto” – bisognava aspettare per raccogliere i risultati –  mentre Calcagno era restio a sborsare la sua parte. O meglio, durante alcuni colloqui in carcere Calcagno, che del mandamento di Porta Nuova è stato il reggente prima del ritorno di Di Giovanni, spiegava ai parenti che aveva già sborsato quindici mila euro.

 

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI