Fermi i Cantieri di servizio | Nei Comuni mancano i bandi - Live Sicilia

Fermi i Cantieri di servizio | Nei Comuni mancano i bandi

Un lettore ci ha chiesto informazioni sui Cantieri di servizio, ancora "al palo". Ecco la situazione attuale: dei 390 Comuni sul territorio siciliano, soltanto 14 sono ‘in regola’ con le graduatorie ed hanno regolarmente ricevuto i fondi; di questi, sei hanno già avviato i cantieri mentre gli altri li faranno partire tra marzo e maggio di quest’anno.

PALERMO – Quei 50 milioni di euro dovevano servire a dare occupazione temporanea a 24mila siciliani, anche se con compensi ed orari molto risicati. Dovevano essere i Comuni ad attivare materialmente questi cantieri, avendo già incassato i fondi necessari dalla Regione. Ma dei “Cantieri di servizi” nessuno ha notizia da settimane; da quando, almeno, la palla è passata ai Comuni, che devono formare le graduatorie e fare i bandi per l’accesso a quei posti di lavoro.

“I fondi sono bloccati perché la maggior parte dei Comuni non ha ancora fatto, dal 30 giugno scorso, bandi e graduatorie” comunicano dal Dipartimento Regionale del Lavoro. “Il Comune di Palermo – continuano –, ad esempio, ha presentato al momento soltanto una decina di progetti per una cifra inferiore ai 250mila euro, a fronte di 6,5 milioni spettanti”.

Dei 390 Comuni sul territorio siciliano, soltanto 14 sono ‘in regola’ con i bandi e le graduatorie ed hanno regolarmente ricevuto i fondi; di questi, sei hanno già avviato i cantieri mentre gli altri li faranno partire tra marzo e maggio di quest’anno. I finanziamenti erogati dalla Regione sono stati ripartiti sulla base della popolazione attiva dei Comuni, ricavata dai dati Istat. Per i Comuni con popolazione attiva inferiore a 2.150 unità è stata assegnata la cifra di 26mila euro, pari al finanziamento medio di un cantiere di servizi costituito da 10 beneficiari.

Ad essere messi peggio con le procedure sono i capoluoghi: a Palermo, cui spettano quasi 6 milioni e mezzo di euro, non ne è stato avviato nemmeno uno; Catania e Messina, con rispettivamente 2,9 milioni e 2,4 milioni di euro, sono ferme al palo. Tra gli altri capoluoghi, a Siracusa spettano 1.154.000 euro, a Ragusa 680mila, quasi 675mila euro a Trapani, Caltanissetta supera di poco 601mila euro mentre Agrigento avrà 568mila euro ed Enna beneficerà di quasi 272mila euro. Ma ad oggi, a fronte di questi soldi, soltanto il Comune di Trapani ha correttamente dato il via ai cantieri.

“Sono già stati avviati cantieri per 229mila euro impiegando 88 disoccupati” dichiara Andrea De Martino, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Trapani. “Inoltre – prosegue De Martino –, è stato presentato un secondo bando per la rimanente cifra e la seconda tranche di lavoratori inizierà tra pochi mesi”.

A Messina, quanto meno, il bando è pronto. “La Giunta comunale – afferma Antonino Mantineo, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Messina – approverà il bando domani e lo pubblicherà lunedì 10 Febbraio, con il modulo telematico che servirà ai cittadini per presentare l’istanza, direttamente o attraverso i Caf. Al trentesimo giorno, cioè il prossimo 10 Marzo, si faranno le graduatorie”.

Dagli altri Comuni, tutto tace, rimpallando la responsabilità agli uffici regionali, rei – a detta, ad esempio, della Ragioneria Generale del Comune di Palermo – di non aver garantito le cifre che si sono promesse. E nel frattempo, i disoccupati si lamentano e rimangono in attesa.


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