I Carcagnusi di Lineri a processo |Parlano alcune delle vittime - Live Sicilia

I Carcagnusi di Lineri a processo |Parlano alcune delle vittime

Uno dei difensori ha evidenziato "l'inutilizzabilità di alcuni atti processuali".

ESTORSIONI E RAPINE
di
2 min di lettura

CATANIA – La parete di legno è nuovamente protagonista del processo scaturito dall’inchiesta Enigma che ha portato alla sbarra Sebastiano Mazzei e quella che è stata definita dagli investigatori la squadra dei Carcagnusi di Lineri. Il gruppo criminale sarebbe stato “specializzato” in estorsioni, ma sarebbe stato anche responsabile di alcune rapine destinate a far fluire contante nella cassa comune. Il “paniere” sarebbe stato gestito da Costantino Grasso, uno dei principali imputati del processo che si celebra davanti alla terza sezione penale di Catania.

In un’affollata aula Famà sono state esaminate due parti offese, tra queste un commerciante di Augusta vittima di rapina che ha raccontato al tribunale di “strane telefonate ingiuriose” ricevute in questi mesi prima della deposizione. La presidente del Tribunale, ad un certo punto, ha chiesto al teste di guardare il pubblico presente e indicare “l’amico Daniele” che sarebbe stato coinvolto nella vicenda finita tra i capi di imputazione del procedimento. Il commerciante ha riconosciuto “Daniele” dopo che la Presidente ha invitato l’imputato Di Mauro ad avvicinarsi al Tribunale.

Terminati gli esami dei testi, il pm Rocco Liguori ha chiesto l’acquisizione del fascicolo del riconoscimento fotografico utilizzato per l’esame testimoniale delle parti offese. Uno dei difensori, l’avvocato Francesco Marchese, ha evidenziato al Tribunale “l’inutilizzabilità dell’album fotografico” in quanto su due immagini (in un totale di dodici) è stata apposta la firma della parte offesa nel momento del riconoscimento e durante l’esame del pm è stata posta la domanda diretta “Ma quando ha fatto il riconoscimento fotografico ha posto una firma su quelli da lei indicati?” e il teste ha risposto “Sì”. Un particolare che violerebbe il diritto di difesa, in quanto il Tribunale ha la possibilità di conoscere i nomi di chi è stato riconosciuto in quanto vi è stata apposta la firma. Il fascicolo – secondo il difensore – sarebbe dovuto essere acquisito senza la firma della parte offesa. “Sull’inutilizzabilità delle foto” evidenziata da Marchese si sono uniti altri difensori.  Il processo è stato rinviato al 15 febbraio: in quella data si procederà all’esame di tre parti offese.

I NOMI DEGLI IMPUTATI. Guido Acciarito, Giuseppe Avellino, Paolo Cosentino, Salvatore Cosentino, Andrea Diego Cutuli, Giuseppe D’Agostino, Giuseppe D’Agostino, Salvatore Di Gregorio, Daniele Di Mauro, Concetto Ganci, Umberto Giusti, Costantino Grasso, Domenico Antonino Grasso, Alfio Grazioso, Sebastiano Mazzei, Giovanni Miuccio, Giovanni Papa, Francesco Renda, Giuseppe Chinnici, Mirko Antonino Santanocito, Francesco Terranova.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI