PALERMO – Tutto pronto per il congresso regionale dell’Anmco Sicilia, l’associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri. L’evento scientifico si svolgerà a Palermo, nelle sale dell’NH Hotel, dal 22 al 24 marzo. Oltre 150 cardiologi provenienti da tutta la Sicilia, si confronteranno, nell’arco di 11 sessioni di lavoro, sui diversi aspetti delle patologie cardiovascolari, sia dal punto di vista diagnostico che gestionale. Diversi i temi che saranno sviluppati nell’arco delle tre giornate: dalla sindrome coronarica acuta, allo scompenso cardiaco ed alla fibrillazione atriale, dalle malattie del circolo polmonare alle patologie valvolari e quindi all’emodinamica strutturale, fino alla gestione dell’aritmia complessa, della cardiopatia ischemica cronica ed ai nuovi approcci farmacologici.
Il programma scientifico sarà articolato in due sale e prevede, inoltre, sei letture, tre mini-simposi, una controversia, un focus sulla prevenzione cardiovascolare con tavola rotonda finale che ospita rappresentanti di altre associazioni cardiologiche e dell’assessorato regionale della Salute. Previsto, come da tradizione dell’Anmco, una giornata di aggiornamento per gli infermieri di cardiologia, che potranno acquisire nuove competenze grazie alle relazioni di cardiologi e colleghi infermieri esperti, con sessioni scientifiche che mettono in risalto il supporto infermieristico nelle criticità della patologia cardiovascolare. Presidenti del congresso sono Giacomo Chiarandà, responsabile dell’U.O.C. di Cardiologia e Utic dell’ospedale “Gravina” di Caltagirone, presidente dell’Amnco Sicilia, e Nicola Sanfilippo, direttore del Dipartimento Cardio-vasculo-respiratorio degli Ospedali Riuniti “Villa Sofia-Cervello”.
“Le malattie cardiache sono dirompenti, – spiega Sanfilippo – lo scompenso cardiaco oggi in Italia fa più morti dei tumori, quindi dobbiamo essere pronti ad affrontare una patologia che ha un peso sociale enorme. La cardiologia degli ospedali siciliani non ha nulla da invidiare a quella di altre strutture del resto d’Italia. I nostri pazienti non hanno in genere bisogno di ‘viaggi della speranza’, perché nell’Isola hanno già tutto quello che serve. Abbiamo, infatti, ridotto molto questa dispersione sul fronte cardiologico, grazie ad una valida e collaudata organizzazione delle nostre unità operative. La nostra associazione ha una storia lunga 50 anni e grazie ad un lavoro sinergico siamo riusciti ad uniformare il nostro lavoro da un capo all’altro della Sicilia. Questo congresso è, in qualche modo, la celebrazione della lunga attività svolta in questi anni”. Durante il congresso, inoltre, si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio direttivo regionale per il biennio 2018-2020.