“Ce la faremo”, “Cina e Italia, due fratelli buoni”. E ancora: “L’Italia vincerà, il mondo vincerà”. I cinesi cantano per gli italiani, provano a dare forza a migliaia di cittadini e al Paese che sta lottando contro la diffusione e il contagio del Covid-19. E loro ne sanno qualcosa: tra chi appare nel video ci sono medici, scienziati, esperti che hanno vissuto in prima persona le conseguenze del Coronavirus che già mesi fa ha messo in ginocchio la propria popolazione.
Incontri, baci vietati, spostamenti limitati e la vita che cambia. “Ma torneremo a vivere come prima”, garantiscono. Un abbraccio virtuale del popolo che ha già vissuto l’incubo e vuole incoraggiare i propri connazionali in Italia e gli italiani stessi.
Mi permetto di affermare che, a mio parere, i cinesi stanno solo tentando di rimediare al loro errore più grave, quello di non aver comunicato al resto del mondo l’inizio dell’epidemia nel loro Paese, mettendo a tacere i loro medici e non facendo nulla di concreto per impedire la diffusione fuori dai loro confini.
Le responsabilità sono però da addebitare anche al nostro attuale governo: se fin dall’inizio si fossero resi conto della gravità della situazione, non dico che il virus non si sarebbe diffuso nel nostro Paese, ma di certo non ci sarebbero stati i numeri che stiamo purtroppo vedendo. Comunque sia, quando non ci saranno più focolai e contagiati, il merito non sarà stato di chi ci governa, che ha preso misure fin troppo tardive.
Si siamo fratelli di latte.
Il virus si nutre della stupidità umana e dei focolai di infezione prodotti dall’abitudine barbarica di abbandonare i rifiuti sui marciapiedi. Anche in questi giorni drammatici.