I fondi per il museo del liberty | Duro attacco della Caronia al M5s - Live Sicilia

I fondi per il museo del liberty | Duro attacco della Caronia al M5s

La norma della parlamentare regionale trova sponda tra i consiglieri grillini al Comune di Palermo.

PALERMO – Polemica all’Ars sul museo del Liberty nell’ex Villa Deliella. Un’idea sostenuta dal deputato del gruppo misto Marianna Caronia, ma che ha coinvolto anche il Movimento 5 stelle. O meglio, due “correnti” del Movimento 5 stelle. Caronia in Aula ha attaccato l’ex deputata del M5S Claudia La Rocca, oggi collaboratrice del vicepresidente dell’Ars Giancarlo Cancelleri, che su Facebook aveva attaccato la proposta della Caronia definendola “una porcheria”. “Il contributo esiguo che ho proposto di inserire nelle variazioni di bilancio (45 mila euro, n.d.r.) – ha proseguito la Caronia – servirà unicamente ad avviare un percorso di confronto e partecipazione con la città al quale tutti, enti pubblici, tecnici, storici e appassionati potranno partecipare”. 

La norma finita sotto i riflettori è quella per cui “al fine di recuperare e valorizzare l’area ubicata nel Comune di Palermo ove sorge la Villa liberty denominata “Deliella”, progettata da E. Basile, l’assessore regionale per i Beni culturali e l’identità siciliana è autorizzato a portare avanti una iniziativa culturale “workshop” con il coinvolgimento di almeno tre studi di progettazione di chiara fama, al fine di stabilire le linee guida e i criteri per la predisposizione di un concorso di progettazione per la realizzazione di un museo liberty”.

La norma sarebbe stata apprezzata anche dalla consigliera comunale del Movimento 5 stelle, vicina all’ex candidato sindaco Ugo Forello, Giulia Argiroffi, come dimostrano alcuni post sui social, mentre ha attirato le critiche dei deputati del Movimento 5 stelle all’Ars.

“Con una legge – ha scritto nel suo post Claudia La Rocca, ex parlamentare regionale e oggi collaboratrice del vicepresidente dell’Ars Giancarlo Cancelleri – si regalano soldi in modo diretto (ripeto, diretto) a soggetti privati, tre studi di progettazione di “chiara fama” (si, hanno scritto questo nel testo di una legge) per organizzare un “work shop” (si, ripeto, hanno scritto questo nel testo di una legge), al fine di realizzare delle linee guida (si, questi soldi sono destinati solo per delle linee guida) che servirebbero per indire un futuro concorso di idee, per realizzare un museo in un’area che attualmente è privata”.

Oggi il durissimo intervento di Caronia in Aula: “Ho letto le parole di una collaboratrice del Movimento 5 Stelle all’Ars riportate sui social network – ha detto al parlamentare – che ritengo gravemente diffamatorie e che confermano, dopo quanto dichiarato all’Ars da alcuni deputati, la sindrome di strabismo istituzionale che li ha colpiti. Infatti, mentre al consiglio comunale, e addirittura nel programma elettorale presentato da Ugo Forello l’anno scorso, il Movimento 5 stelle assume impegni e posizioni certamente lodevoli per valorizzare il patrimonio materiale e immateriale rappresentato dal Liberty, alla Regione fa di tutto per boicottare questa iniziativa. Per di più lo fa con dichiarazioni e prese di posizione farneticanti su presunti favoritismi e spese folli. Parole gravi, offensive della sottoscritta e di tutti coloro che in Commissione hanno votato l’emendamento, offensive per l’intero Parlamento regionale e per le quali sto valutando di avviare un’azione risarcitoria in sede civile e penale, a tutela della mia immagine e della verità”.

“Non si tratta – ha aggiunto Caronia – di avviare alcuna progettazione vera e propria in questa fase, ma di decidere con quali strumenti e modalità operative e per quale obiettivo specifico avviare in futuro la vera progettazione e destinare risorse. Iniziare questo percorso è propedeutico a decidere quale scegliere fra le opzioni discusse per l’area in cui insisteva la villa Deliella, già oggi destinata dal Prg a servizi culturali e museali”. “Infine – ha concluso – non posso che rassicurare i parlamentari del Movimento 5 Stelle sul fatto che se l’emendamento sarà approvato, sono certa che gli Uffici regionali che dovranno utilizzare quelle somme lo faranno ovviamente nel rispetto della normativa vigente, immagino ricorrendo al Mepa, a conferma del fatto che non vi sono né favoritismi né regalie di alcun tipo. È evidente però che una parte del Movimento 5 stelle è del tutto incapace di ascoltare le altre parti politiche, né di avere una costruttiva cultura di governo”.


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