Mentre gli studenti delle facoltà palermitane occupate sfilano per il centro di Palermo dopo avere occupato simbolicamente l’aula magna di Ingegneria, altri universitari si schierano a favore della riforma Gelmini e contro le manifestazioni dei loro colleghi.
“A Palermo non c’é alcuna mobilitazione degli universitari contro il Governo e la riforma – dice Mauro La Mantia,
presidente regionale di Giovane Italia, il movimento giovanile del Pdl -. Si tratta soltanto di poche decine di studenti legati a partiti di sinistra e centri sociali che stanno inscenando delle occupazioni bluff. Infatti le lezioni si svolgono
regolarmente ovunque, mentre gli occupanti si limitano a gestire singole aule e dormire la notte in facoltà”.
Secondo il rappresentante dei giovani del Pdl “più che per la protesta contro la riforma, queste finte occupazioni servono agli pseudo leader della contestazione per organizzare feste abusive a pagamento”. “E’ impossibile – prosegue La Mantia – che uno studente con un minimo di onestà intellettuale possa schierarsi contro una riforma che mette fine alle parentopoli negli atenei, cambia il sistema di accesso alla carriera accademica, qualifica la ricerca abolendo i privilegi, impone ai professori la presenza nelle ore di lezione, prevede il commissariamento gli atenei con i conti in rosso, istituisce un Agenzia di valutazione del sistema universitario”.
