I sogni della bambina albero - Live Sicilia

I sogni della bambina albero

Che cos'è l'autismo
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Ho conosciuto una bambina che è diventata un albero. Quando l’ho vista per la prima volta era ancora una bambina. Le ho regalato un libro. Io regalo un libro a tutti i neonati, come un investimento di parole per il futuro. Ora mi viene in mente che forse è stata un po’ colpa mia. La carta del libro è tornata alla sua radice, alle foglie e ai rami. Ha preso con sé la bellissima bambina. E la bambina è diventata albero.
Cosa vuol dire diventare albero? Significa marciare a passi spediti verso una condizione di infrangibile interiorità. Tutto si muove e abita  dentro la corteccia. Tutto l’amore, tutta la rabbia, tutti gli sguardi sono rinchiusi in un recinto nodoso. La vita scorre irraggiungibile, trasparente solo per chi sa immaginarla. Bisogna imparare la lingua degli alberi, allora. E’ necessario sintonizzarsi sulla frequenza delle foglie, imparare a tradurre il movimento delle fronde. I genitori dei bambini autistici imparano tutto per amore. Inventano e decifrano un manuale di comunicazione. Vivono appesi agli occhi indicibili di una bimba o di un bimbo  albero.
Ieri sera, a Palermo, i genitori dei bambini e dei ragazzi autistici si sono riuniti dalle nove in poi a piazza Politeama. Una giusta protesta contro l’abbandono delle istituzioni che ignorano il silenzio degli alberi umani, le grida disperate strette nella corteccia. Sono intervenuti in tanti. Tutti coloro che vogliono imparare ad ascoltare la saggezza delle foglie.
Io c’ero per l’affetto e l’amicizia che mi lega alla bambina albero e ai  suoi genitori. L’ho rivista, la bimba,  e ho ripensato al libro che le ho regalato. Ricordo il titolo come se fosse ieri: “La storia infinita”.


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