I verbali: “Uccise Angelo Santapaola a sangue freddo” - Live Sicilia

I verbali: “Uccise Angelo Santapaola a sangue freddo”

Le intercettazioni inedite dei Ros, nel 2009, durante le indagini dell'operazione Efesto.   Paolo Mirabile in carcere parla di Orazio Magrì: “Quello è sempre...quello è sempre fuori...”, dice.

LE INTERCETTAZIONI
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CATANIA- La cattura del boss latitante Orazio Magrì è un vero e proprio colpo di scena che porta la firma della Squadra Mobile etenea e del procuratore Capo di Catania Giovanni Salvi.

Gli investigatori del Ros, nel 2009, durante le indagini dell’operazione Efesto intercettano Paolo Mirabile in carcere, decifrano smorfie e dialoghi, leggono anche il labiale dei reclusi per giorni e giorni. All’improvviso capiscono che si parla di Orazio Magrì: “Quello è sempre…quello è sempre fuori…”, dice Paolo Mirabile.

Notoriamente legato a Carmelo Puglisi e quindi alla componente Ercolano della famiglia catanese di Cosa Nostra, Orazio Magrì è al centro dell’indagine Iblis nel capitolo dedicato all’omicidio del boss Angelo Santapaola. Dice il pentito Ignazio Barbagallo, interrogato dai Pm dell’operazione Iblis: “Dopo la morte di Angelo Santapaola, Francesco Platania è andato da Carmelo Puglisi, il quale gli ha detto di non preoccuparsi, dal che ho compreso che l’omicidio era stato deciso all’interno della stessa famiglia. Anzi ricordo che Puglisi vantava il sangue freddo che il cugino Orazio Magrì aveva avuto quando aveva ucciso Angelo Santapaola.”

A cavallo di quest’omicidio, le cimici registrano l’intercettazione tra Vincenzo Aiello, ritenuto capo di Cosa Nostra a Catania e Orazio Magrì

AV:AIELLO Vincenzo; MO Magrì Orazio

MO: Pronto

AV: Buongiorno

MO: Buongiorno, chi è che disturba il mio bagno in piscina

AV: E…piscina io me lo faccio anche nella “pila” il bagno, lei se lo fa in piscina

MO: Ma come lei nella “pila”?

AV: Nella “pila”, io me lo faccio il bagno!

MO: Come nella pila, io sono in piscina dopo mi faccio una bella sauna

AV: Una bella…e certo siamo in ferie (i due soggetti ridono), senta se per caso mi dovessi cercare…

MO: Si

AV: Chiamami a questo numero

MO: Va bene

AV: Vabene?

MO: Okay

Paolo Mirabile non ha dubbi: “E’ lui che comanda”, dice riferendosi a Magrì, “chiddu nuovo!”.

Alla fine del 2011 la tensione sale tra le file di Cosa Nostra. A gennaio del 2012 da una parte ci sono l’articolazoone facente capo a Nino Santapaola detto “U pazzu” e retta da Giuseppe Mirabile, dall’altra quella riconducibile a Pippo Ercolano, detto “Zio Pippo”, ed ai cognati Nino Santapaola detto “U ponchiu” e Roberto Vacante. A reggere quest’ultima costola è proprio Orazio Magrì insieme a Benedetto Cocimano e Daniele Nizza.

Da un giorno all’altro Salvatore Guglielmino e Michele Schillaci, abbandonano i Mirabile e transitano tra gli Ercolano.

MA: MIRABILE Alfio;

MC: MIRABILE Carmelo;

U: MIRABILE Giuseppe, figlio di Alfio;

MA: … chi è Orazio MAGRI’?

MC: … il fratello di …

MA: … ah! Quello sbirro, è uscito?

MC: … Marcello quello è!

MA: … Marcello! Marcello!

MC: … Marcello è in galera. ORAZIO, SUO FRATELLO, È FUORI, È LUI CHE STA…

MA: … non lo conosco a questo qui, questo lavorava. Dice che lavorava … (intende dire che, per le sue esperienze pregresse, non lo riconosce nel ruolo che MAGRÌ dovrebbe occupare, ndr)

MC: … È LUI PER ADESSO!

MA: … di Catania?!

MC: … È LUI ED UN ALTRO …parole incomprensibili… UNO SI CHIAMA BENEDETTO … DDOCU …

U: … allora è Benedetto COCIMANO!?

MC: … ah?

U: … Benedetto COCIMANO?

MC: … Benedetto … a me sembra che ha detto … boh?

MA: … mancava magari u mottu!

MC: … e questo…

MA: …parole incomprensibili…

MC: … E QUESTO GLI HA DETTO, DICE: “FAI UNA COSA -DICE- METTITI A MONTE PÒ …parola incomprensibile… TI PRENDI LA CARTA, TI SBRIGHI TUTTE COSE TU…”

MA: … lui …parole incomprensibili… di tutte cose… si deve togliere tutte cose dalle mani… si deve togliere… perchè lui queste cose non li può fare, lui deve lavorare, deve stare con la famiglia…

MC: … ma chi lo ha detto Giuseppe?

U: … parole incomprensibili …

 

 

 

 


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