I Verdi siciliani preparano la corsa alle amministrative -

I Verdi: “Siamo la vera sinistra|A Palermo un nostro candidato”

Carmelo Sardegna: "Italia viva? Difficile dialogare con chi è a favore del Ponte".
AMMINISTRATIVE
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PALERMO – No al vecchio modo di fare politica, sì alle alleanze basate su programmi condivisi. Carmelo Sardegna, portavoce regionale dei Verdi, mette nero su bianco tutte le proprie perplessità sulla proposta del colonnello renziano Davide Faraone di mettere in piedi un cantiere per riformisti e moderati in vista delle amministrative palermitane e delle prossime elezioni regionali. Sulla scia del successo di Greta Thunberg, i Verdi siciliani sognano di uscire dallo steccato tradizionale degli aficionados e di conquistare una fetta consistente dell’opinione pubblica. Due i temi cardine: europeismo ed ecologismo.  “Siamo la vera sinistra in Italia. Spesso ci considerano quelli che dicono sempre e solo dei noi, ma non è così”, spiega Sardegna che non lesina critiche ai partiti che tradizionalmente hanno occupato caselle di comando. “In Sicilia lo scorso anno sono stati consumati cento ettari di suolo, pari a 1800 campi di calcio, bisogna porsi delle domande e capire con chi possiamo dialogare”, dice. E’ possibile dialogare con un governo regionale che sta facendo cementificazione del suolo o con chi propone una tolleranza sull’abusivismo edilizio?”, si chiede retoricamente Sardegna.

Poi tira in ballo il colonnello renziano. “Vorrei ricordare a Faraone e non solo a lui che nel 1978 alla Camera del Lavoro di Bagheria abbiamo portato avanti uno sciopero degli edili perché il Comune non aveva ancora il piano regolatore e loro non volevano essere abusivi”, dice.  “Noi sappiamo cosa vogliamo, loro devono fare prima proposte politiche poi si può avviare una discussione, siamo aperti a chiunque voglia sposare le nostre battaglie” argomenta il portavoce dei Verdi che apre nella misura in cui si tenga conto di temi come “la giustizia sociale e il rispetto per tutte le forme di vita: animali, piante etc.” Eppure, la galassia renziana non sembra essere un polo di particolare attrazione in tal senso. “È difficile che Italia Viva possa diventare un nostro interlocutore se non cambia posizione rispetto all’abusivismo e al Ponte”, ammette Sardegna che alle discussioni sulle soglie di sbarramento preferisce quelle sulle “bottiglie di plastica riciclata che già tante aziende fabbricano”.

“Una rosa di candidati su Palermo”

Sulle amministrative palermitane poi la linea dei Verdi è chiara. “Abbiamo stilato una rosa di candidati come futuro sindaco di Palermo, persone in grado di rappresentare un’alternativa”, spiega. Sardegna attacca la “vecchia politica” e pone l’accento su una vicenda palermitana che gli sta particolarmente a cuore: il tram. “Le nostre periferie rimangono isolate, io sono favorevole alla mobilità sostenibile ma non possiamo pensare che si paghino 5 euro per il biglietto del tram”, dice. “Palermo è devastata, noi vogliamo rappresentare un’alternativa, ma siamo aperti al dialogo”, insiste.

Liste civiche alle amministrative 2020

Nel frattempo si pensa a un appuntamento più vicino: le amministrative di ottobre. “Andremo con le liste civiche. Non faremo più alleanze solo perché abbiamo bisogno degli altri, non vogliamo più soccombere, non possiamo fare un’alleanza solo per battere qualcuno”, spiega Sardegna.   

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