Il Bando va deserto, possibile che nessuno voglia il Calcio Catania?

Il Bando va deserto, possibile che nessuno voglia il Calcio Catania?

Un pomeriggio nerissimo. Una brutta pagina per la città ed il territorio.
UN FATTO CLAMOROSO
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CATANIA. Non doveva accadere. Ma è accaduto.
Quello che si cela dietro l’asta andata deserta per l’acquisizione del ramo d’azienda del Calcio Catania, segna inevitabilmente il declino imprenditoriale di un territorio, prima ancora che di una città.
Già. Perchè non si tratta solo di calcio. Si tratta di avere smarrito quell’appeal legato alla maglia rossoazzurra che ha sempre avuto un risvolto (se non addirittura prioritario) di carattere sociale.
Nessuna offerta, dunque. “Bene non aggiudicato” recita on line in il sito delle aste fallimentari.
“L’udienza di vendita in forma telematica del ramo caratteristico calcistico della società fallita Calcio Catania Spa è andata deserta per mancanza di domande di partecipazione”. Lo rende noto il presidente del Tribunale del capoluogo etneo, Francesco Mannino.
La vendita telematica, fissata dai tre curatori nominati dalla sezione Tribunale, comprendeva “diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori; struttura e organizzazione del settore giovanile; immobilizzazioni materiali; indumenti, merce store, targhe, coppe e trofei; due marchi registrati”.
Non faceva parte della procedura il titolo sportivo, che non può essere ceduto a terzi, ma può solo essere attribuito dalla Figc a una diversa società in presenza dei requisiti richiesti dalle norme federali.

Al 28 febbraio si chiude l’esercizio provvisorio. Se la curatela fallimentare dovesse riuscire ad individuare risorse capaci di prolungare quella data (quella dell’ultimo giorno del mese, appunto) ci sarebbero ancora i termini per la pubblicazione di un nuovo Bando.
Ricordiamo che per quello attuale si partiva da una base d’asta di 1 milione di euro: vista la piazza e tutto l’indotto, un affare vero e proprio. Nonostante la Serie C.

Quello che rimane è, al netto della crisi e della pandemia, una sconfitta pesantissima per una porzione di Sicilia che non è riuscita ad attirare investitori nemmeno al di là dello Stretto.
Un pomeriggio nero. Più nel messaggio che manda che nelle effettive conseguenze. C’era una volta Catania ed il suo calcio.
C’era una volta, ed al momento non c’è più.


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