Sicilia, decreto mai emanato: comunità per minori a rischio - Live Sicilia

Il decreto mai emanato, a rischio le comunità per minori vittime di abusi

La protesta della parlamentare della Lega Caronia
REGIONE
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PALERMO – “La mancata emanazione di un provvedimento attuativo da parte della Regione Siciliana mette nuovamente a rischio la gestione delle comunità che ospitano bambini vittime di abuso. Lo hanno scoperto oggi i responsabili delle comunità che si sono viste rifiutare il pagamento di alcune fatture da parte del Comune di Palermo che ha segnalato il mancato adeguamento di un decreto regionale alla più recente normativa in materia”. Lo dice la deputata regionale della Lega Marianna Caronia.

La vicenda ruota attorno al numero massimo di minori che le comunità possono ospitare su richiesta del Tribunale minorile, quando questo interviene a tutela di bambini e bambine vittime di abusi. Con una legge regionale di aprile 2021, al fine di venire incontro alle sempre più numerose richieste dei tribunali, l’Assemblea regionale siciliana aveva approvato, su proposta di Caronia, la possibilità che il numero massimo di minori in ciascuna comunità potesse arrivare a 15, quindi 5 in più rispetto a quanto previsto in precedenza. Molte comunità hanno quindi accolto più minori, su esplicita richiesta dei Tribunali della Sicilia. Ora però si è scoperto non è possibile pagare le rette perché la Regione non ha emanato il decreto attuativo della legge.

“Ancora una volta – sottolinea Caronia – in un settore delicatissimo come quello della tutela e dell’assistenza ai minori vittime di violenze e abusi, la burocrazia riesce a prevalere sul buonsenso, la distrazione sull’applicazione delle leggi. È incredibile che dopo un anno dall’approvazione della legge, l’assessorato alla Famiglia non abbia ancora adeguato i regolamenti e a farne le spese sono come sempre i più fragili. Ho chiesto all’assessore Scavone di intervenire con tempestività e mi aspetto che gli uffici risolvano al più presto l’ennesimo pasticcio”.


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