Dimissioni di Crocetta? | L'opposizione si divide - Live Sicilia

Dimissioni di Crocetta? | L’opposizione si divide

Nello Musumeci

Musumeci attacca: "Il presidente dovrebbe dimettersi". Ma c'è chi frena. Ecco tutte le dichiarazioni. Assenza: "Bocciata indegna norma su royalties". Iacolino: "Il governo ha fallito"

Le reazioni
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 PALERMO – Arrivano i primi commenti politici all’impugnativa del commissario dello Stato che ha fatto a pezzi la finanzaria regionale.

“Un’impugnativa come quella decisa quest’oggi dal Prefetto Aronica non s’era mai vista. Probabilmente perché non s’era mai vista una Finanziaria così raffazzonata nei termini e nei contenuti”. Lo dichiara il deputato regionale Riccardo Savona. “Quando il Parlamento viene mortificato dall’arroganza di un Governo incapace, quando le commissioni parlamentari vengono baipassate dalle innumerevoli riscritture notturne delle norme, il risultato scontato è l’impugnativa. Non è rimasto in piedi nessuno dei cavalli di battaglia del Governo Crocetta e della sua esamine maggioranza. Il mancato ricorso all’esercizio provvisorio era stato spacciato come un dato storico di cui vantarsi, invece è stato un vero e proprio boomerang. Che si è scagliato sulla pelle delle categorie più deboli dei siciliani. Nessun centro di spesa è stato risparmiato. Nessun Assessore ne esce bene. La Sicilia ne esce con le ossa rotte. A questo punto, credo che la speranza dei siciliani – così come quella dei parlamentari – non sia riposta nella “rincorsa al rimpasto”, ma nel “ricorso alle urne”, nel più breve tempo possibile. Prima che sia troppo tardi”.

“Nessuno pensi che ci sia esultanza per l’impugnativa del 70% della manovra finanziaria. E’ una sconfitta per il Parlamento siciliano, una pesante umiliazione per la becera politica clientelare del governo Crocetta”. E’ la dura reazione del centrodestra alla notizia dell’impugnativa da parte dell’ufficio del commissario dello di 33 su 50 articoli della lagge di stabilità. Pdl-Fi,Pdl-Ncd,Mpa-Pds, Pid-Gs e lista Musumeci in conferenza stampa parlano di “pessima qualità delle norme votate”.

Il centrodestra, i precari e le coppie di fatto
L’opposizione attacca i governo e plaude alla decisione di stoppare la norma sugli aiuti alle coppie di fatto.  “Alla Sicilia serviva una Finanziaria di rigore e di sviluppo, cose che abbiamo in essa trovato soltanto a macchia di leopardo – dice il capogruppo Ncd, Nino D’Asero – a fronte di norme propaganda quale quella per le unioni civili: un argomento che non poteva e non doveva essere inserito tout court in una legge di stabilità omnibus, a causa di ciò ridotta a un colabrodo”.

“Lieto per l’ovvio salvataggio di un ristretto novero di norme quali quelle che salvano i precari agli Enti locali e i trasferimenti agli stessi per il trasporto pubblico, per tornare alle unioni civili – riprende D’Asero – innanzitutto, sottolineo che non si poteva bypassare il Parlamento nazionale, il quale non si è ancora dotato di una propria legge, mentre si sarebbe dovuto dar tempo affinché tutti i Municipi si munissero del registro comunale. Ecco perché – conclude – non potendo pensare che il governatore sia talmente …ingenuo e impreparato, non posso che credere che questa norma, come altre, sia stata varata già in odor di certa bocciatura da parte del Commissario, per semplice propaganda politica autoreferenziale!”.

“Il Commissario dello Stato – afferma il deputato Vincenzo Figuccia, Forza Italia – ha impugnato la legge sulle coppie di fatto e così ha reso maggiormente giustizia rispetto alla Chiesa. Mi è dispiaciuto sentir citare dal Presidente Crocetta le parole di Monsignor Mogavero. L’impugnativa del Commissario testimonia come l’operato di Dio vada ben oltre le parole degli uomini. La Chiesa faccia un mea culpa e si passi una mano sulla coscienza. Spero che il mondo ecclesiastico apra gli occhi, si svegli dal torpore e prenda atto che la modernità non é sinonimo di Babele. Desidero sottolineare – continua il parlamentare palermitano – come questo Governo abbia cercato, in tutti i modi, di far riconoscere dall’ordinamento giuridico dei diritti e dei privilegi alle coppie di fatto, trascurando la famiglia tradizionale, a partire dalle prerogative fondamentali come per esempio il diritto al lavoro.”

I petrolieri
“Nel fiume di norme impugnate dal Commissario dello Stato – dice il deputato del Pdl Giorgio Assenza – saluto con viva soddisfazione la bocciatura dell’indegna norma che riduceva le royalties alle compagnie petrolifere. Il mio plauso – riprende Assenza – vuole essere quello di tutti i siciliani che, insieme con il proprio territorio, non avrebbero in nessun caso goduto di una degna contropartita: era un semplice regalo che la sedicente rivoluzione di Crocetta voleva fare alle multinazionali, in barba agli interessi economici e ambientali dell’Isola”.

La richiesta di dimissioni
“Crocetta si dovrebbe dimettere, se ci fosse un minimo di serietà. Il commissario dello Stato non ha bocciato norme introdotte dal Parlamento, ma l’intera manovra portata in aula dal governo” regionale. Lo ha detto il capogruppo della lista Musumeci, Santi Formica, in conferenza stampa assieme agli altri capigruppo del centrodestra, in merito alla bocciatura da parte del commissario dello Stato di 33 articoli su 50 della legge di stabilità”.

“Bloccata spesa per 558 milioni”
Lo stop del commissario dello Stato al 70% della finanziaria siciliana “blocca una spesa pari a 558 milioni di euro”. A fare i calcoli è il centrodestra che quantifica il dato sommando le voci di spesa delle norme della manovra impugnate dal prefetto, Carmelo Aronica. Per l’opposizione “questa situazione crea grossi problemi al bilancio, con diversi enti che non potranno pagare gli stipendi al proprio personale”. Tra le norme ‘cassate’ c’è la disposizione che finanzia leggi di spesa per 262 milioni, assegnando risorse a enti, associazioni, consorzi. “E’ evidente – afferma il deputato Marco Falcone (Pdl-Ncd), relatore di minoranza della finanziaria – che l’Assemblea dovrà legiferare altrimenti l’intera Sicilia si bloccherà. Insomma, dovremmo fare una nuova finanziaria”.

Ma sulle dimissioni l’opposizione si divide
Opposizioni divise rispetto alla richiesta di dimissioni del governatore Rosario Crocetta dopo l’impugnativa da parte del commissario dello Stato del 70% della finanziaria siciliana. Se il capogruppo della Lista Musumeci, Santi Formica, come il M5s, chiedono a Crocetta di dimettersi, il Pdl e il Pid-Gs, invece, frenano.

Iacolino: “Fallimento del governo”

«La mannaia del Commissario dello Stato sulla finanziaria certifica il fallimento di un Governo regionale boccheggiante con una maggioranza senza anima». È quanto afferma l’europarlamentare Salvatore Iacolino (Fi-Ppe), commentando le ultime notizie che arrivano da Palermo.

«Se Crocetta – continua l’europarlamentare – voleva lanciare la campagna elettorale per le europee con una finanziaria sostenibile, il rimpasto in giunta e la nomina dei direttori generali nelle Aziende Sanitarie e ospedaliere – con i criteri “bizzarri” nei giorni scorsi diffusi dallo stesso governatore – la batosta subita con l’articolata impugnativa del Commissario dello Stato sembra aprire le porte ad un epilogo non previsto dell’attuale Governo». «Senza una vera maggioranza e con i ripetuti fallimenti della sua azione di Governo – conclude Iacolino – Crocetta dovrebbe trarne le dovute conseguenze.».


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