Il Cga bacchetta la Regione |Grazie a ricorso di Panvini - Live Sicilia

Il Cga bacchetta la Regione |Grazie a ricorso di Panvini

Dopo l’ordinanza del Consiglio di giustizia amministrativa, gli amministratori delle Ipab siciliane si uniscono per portare avanti un’azione comune.

Ipab acireale
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CATANIA – Era stata ridotta quasi al fallimento l’Ipab Oasi Cristo Re di Acireale a causa dei numerosi blocchi posti dall’assessorato alla Famiglia e dai dirigenti dell’assessorato, che avevano bocciato Bilancio e Piano di Rientro, mettendo di fatto con le spalle al muro il Commissario Straordinario Giampiero Panvini che doveva ogni giorno affrontare i problemi legati anche ai dipendenti dell’IPAB, rimasti senza stipendio per diversi mesi.  Una situazione sbloccatasi grazie all’ordinanza del CGA a seguito del ricorso presentato proprio dal commissario straordinario e che adesso rappresenta un punto di partenza per molte altre Opere Pie della Regione.

Se ne è discusso ieri nel corso di una conferenza stampa, alla presenza di Laura Morello dell’I.P.A.B Telesino Ardizzone di Palermo, Sebastiano Guerrieri dell’Opera Pia Istituto Rizza Rosso di Chiaramonte Gulfi a Ragusa, Giovanni Tortorici dell’IPAB san Vincenzo de Paoli di Vizzini, Sebastiano Russo consigliere anziano dell’Ipab Leonardo Marano di Giarre e Rito Greco del Pennisi di Acireale.

Un dibattito, quello di ieri, incentrato sul futuro delle IPAB e sulla necessità di una proposta di legge più che mai necessaria per riformare gli Istituti Pubblici di Assistenza e Beneficienza, e che coinvolge in prima persona anche la politica e i deputati regionali come Angela Foti del Movimento 5 Stelle, Marco Forzese del Megafono, Marco Falcone di Forza Italia e Nicola D’Agostino di Catania Futura, che stanno sostenendo con impegno il risultato ottenuto dal commissario straordinario Giampiero Panvini.

“Questa recente ordinanza del Consiglio di giustizia amministrativa favorevole all’Ipab “Oasi Cristo Re” di Acireale apre un varco di speranza per tutti gli enti analoghi siciliani nel buio dell’Amministrazione regionale – ha commentato la deputata del M5S Angela Foti. Il Servizio “Famiglia” si è ostinato, nonostante i chiarimenti a più livelli ricevuti, ad applicare la norma secondo criteri che ancora oggi restano inspiegabili, posto che non esiste un obbligo triennale per quanto riguarda i piani di rientro delle Ipab. A mettere un punto fermo è una sentenza che restituisce giustizia a queste strutture e impone, al tempo stesso, una riflessione seria e concreta, sia nei riguardi della burocrazia regionale, che si deve assumere le proprie responsabilità, sia della politica.

Di “un’inadempienza dei funzionari dell’assessorato regionale alla Famiglia per mettere a disagio molti parlamentari” ha invece parlato Marco Forzese, fresco di passaggio al Megafono di Crocetta. Marco Falcone, deputato di Forza Italia, pone l’accento invece sull’incapacità di programmazione di questa regione e sulla superficialità dell’assessore e afferma: “E’ una vicenda singolare che denota la incapacità di programmazione della Regione Siciliana, anche per quanto riguarda la necessità di dare un assetto normativo alle Ipab.

Infine Nicola D’Agostino: “Non avevd’ago1amo dubbi sulla proposta messa a punto dai consulenti gratuiti del commissario Panvini, da me ampiamente condivisa. Dispiace che l’assessorato alla Famiglia non abbia accettato la proposta ed oggi la subisca per disposizione di un giudice. Abbiamo perso inutilmente sei mesi e questo è ricaduto tutto, ingiustamente, sulle spalle del personale dell’ente”.

 

 

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