ROMA – Il nuovo coronavirus SarsCoV2 “è ora presente anche in Italia e la fase nuova è segnata dalla presenza di casi di trasmissione secondaria dell’infezione” come quelli rilevati in Lombardia (qui l’articolo). Lo ha affermato Walter Ricciardi, membro del Consiglio Esecutivo dell’Oms, intervenendo a ‘Coronavirus – il punto’ dell’ANSA. La trasmissione secondaria, ha chiarito, si determina con l’acquisizione della malattia in un soggetto non proveniente direttamente dalle aree a rischio, ovvero dalla provincia cinese di Hubei.
Quarantena volontaria
Quarantena “fiduciaria”, cioè su base volontaria, per chi torna da un viaggio in Cina negli ultimi 14 giorni e “sorveglianza attiva” per chi è stato nelle aree a rischio, cioè nel paese asiatico così come indicato dall’Oms, con obbligo di segnalazione alle autorità sanitarie locali al proprio rientro in Italia. Questo quanto dispone il ministero della Salute con l’ordinanza firmata oggi in seguito ai casi in Lombardia.
Medici di famiglia, le precauzioni
Il medico di famiglia che visita un paziente con sintomi sospetti da COVID-19 dovrà essere dotato di sistema di sicurezza: mascherine FPP2 e FPP3, tuta e occhiali (forniti dall’Asl) per evitare di diventare lui stesso soggetto contaminante. Nel caso in cui abbia visitato un paziente risultato poi positivo senza sistema di sicurezza, dovrà essere messo lui stesso il quarantena. A illustrare la dinamica da mettere in campo – già all’attenzione della task force del ministero – è Silvestro Scotti, segretario della Fimmg.(ANSA).