PALERMO – Rallenta la corsa del Covid in Sicilia. I nuovi casi si attestano a quota 8.606 in 24 ore (con 42.698 tamponi processati), mentre per la prima volta dopo settimane si segnala un calo, seppur lieve, dei ricoverati negli ospedali: dai 1.562 di ieri ai 1.559 di oggi. Un dato, quest’ultimo, che contribuisce ad allontanare lo spauracchio della zona arancione per l’Isola anche se il tasso di positività sale al 20% (ieri era al 16%). L’isola è al nono posto per contagi, al primo posto c’è la Lombardia con 37.823 casi. Gli attuali positivi sono 184.138 con un aumento di 7.384 casi.
Nel bollettino nuovo ricalcolo dei decessi
Sono alcuni dei dati del monitoraggio quotidiano elaborato dal ministero della Salute e dalla protezione civile nazionale. Da segnalare, però, un dato che appare drammatico: le vittime segnalate nel bollettino di oggi sono 72 (anche se 25 appartengono alle ultime 24 ore e le altre provengono dall’ennesimo ricalcolo della Regione) e portano il totale dei decessi a 8.010.
Il contagio nelle province
Sul fronte del contagio nelle singole province Palermo con 1.688 casi, Catania 1.990, Messina 583, Siracusa 996, Trapani 603, Ragusa 852, Caltanissetta 735, Agrigento 961, Enna, 198. I guariti sono 1.150.
I dati nazionali
I dati nazionali, invece, parlano di oltre 228mila casi e di un triste primato riguardante il numero di morti. Un numero così alto di vittime (434) non si registrava in Italia dall’aprile del 2021. I tamponi processati sono 1.481.349, ieri erano stati 541.298. Invariato il tasso di positività che, così come ieri, resta al 15,4%.
Trasporti e scuola, si cambia
Tutto questo mentre sul fronte delle norme è stata una giornata cruciale in Sicilia. Con una unica ordinanza il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha messo mano alla vicenda dell’attraversamento sullo stretto di Messina, autorizzando al passaggio anche chi non è munito di super Green pass, che sulla scuola: in questo caso è stata revocata per i sindaci dei Comuni in zona arancione la possibilità di chiudere gli istituti: molti i sindaci che hanno revocato le loro ordinanza (ecco l’elenco) e da domani, quindi, tutti a scuola in presenza.