Il forcone di Lo Bello: | "Il governo è incapace" - Live Sicilia

Il forcone di Lo Bello: | “Il governo è incapace”

Grande manifestazione a marzo
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Una grande manifestazione, al fianco delle associazioni delle imprese e dei sindacati, per denunciare la crisi in cui versano i settori produttivi della Sicilia. E per criticare “l’insipenza” di un governo incapace di dare le giuste risposte.
Lo ha annunciato il presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello, in una lettera inviata ai presidenti delle Confindustrie territoriali della Sicilia e al presidente siciliano dell’Ance.

La manifestazione, (“un’iniziativa di protesta civile”, scrive Lo Bello) si terrà il primo marzo a Palermo e coinvolgerà anche, come detto, anche la Cgil, la Cisl e la Uil. Il tema, appunto, è la crisi dell’economia siciliana. Nei confronti della quale Confindustria, ricorda Lo Bello nella sua lettera, ha prospettato le soluzioni “in innumerevoli documenti, in interventi miei e vostri sulla stampa, senza risultati tangibili o comportamenti del Governo e dell’Ars che lasciassero presagire un’inversione di rotta”.
Non manca, quindi, la critica nei confronti dell’esecutivo regionale, che avrebbe manifestato, in questi anni,, secondo Lo Bello “l’assenza di consapevolezza e l’insipienza, anche nell’utilizzo virtuoso di risorse finanziarie extraregionali, come i fondi strutturali”. Un’incapacità che ha avuto, come effetto inevitabile, quello di condurre “la Regione Siciliana e le altre regioni del Mezzogiorno ad essere sostanzialmente commissariate dal Governo nazionale”.

E sulla spesa dei fondi europei, il giudizio del leader degli industriali siciliani nei confronti del governo Lombardo, è netto: invece di puntare su poche e fondamentali priorità, l’esecutivo regionale avrebbe optato “per una programmazione a ‘maglie larghe’, confidando di poter utilizzare le risorse comunitarie con la stessa insipienza con cui si sono utilizzate le risorse finanziarie del bilancio regionale: precariato diffuso e assistenzialismo”.

E Lo Bello nella sua lettera snocciola le cifre che delineano i tratti del fallimento che in certi casi ha radici profonde: “La Regione siciliana è ultima in classifica tra le Regioni del Mezzogiorno, che pure non si distinguono per capacità progettuale e di spesa, avendo effettuato spese per appena il 9,1%, rispetto agli 8,6 miliardi programmati. Per non parlare – prosegue Lo Bello – delle risorse Fas, non quelle del periodo 2007-2013 su cui il governo regionale ha versato tante lacrime per i tagli subiti o per la mancata attribuzione, ma per quelle del 2000-2006 con una dotazione finanziaria pari a 3,693 miliardi di euro, ma di cui solo 949 milioni di euro risultano rendicontati, appena il 25,7%”.

Così, ecco la necessità di questa manifestazione di protesta, che seguirà la preparazione, insieme alle altre parti sociali, del “manifesto delle imprese e del lavoro”, che verrà presentato pubblicamente il prossimo 27 febbraio.


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