“Il governo regionale convochi al più presto le organizzazioni sindacali per affrontare con urgenza la vertenza delle ex Province. Un incontro che era stato richiesto già all’indomani dell’accordo Stato-Regione per le risorse finanziarie extra e che si è reso ancor più necessario oggi alla luce del caos politico che si è determinato all’Assemblea regionale siciliana dopo il voto che ha fatto saltare le elezioni indirette del 30 giugno”. A dirlo sono Michele Pagliaro e Gaetano Agliozzo, per Cgil e Fp Cgil Sicilia; Sebastiano Cappuccio e Paolo Montera, per Cisl e Cisl Fp Sicilia; Claudio Barone ed Enzo Tango, per Uil e Uil Fpl Sicilia.
“Le nuove incertezze della maggioranza all’Ars e le vicende relative a un possibile rimpasto non possono ricadere su questi enti già martoriati da scelte politiche scriteriate del passato”, aggiungono i sindacalisti.
“La drammaticità della condizione in cui versano le ex Province – scrivono le sigle sindacali nella richiesta di incontro inviata al presidente della Regione Nello Musumeci e agli assessori Gaetano Armao e Bernardette Grasso – richiede una forte presa di posizione per dare attuazione agli impegni assunti e consentire che gli enti intermedi riescano a realizzare la mission per cui sono stati ‘riformati’, così da potere dare risposte alla cittadinanza in termini di servizi e riconoscere, al contempo, l’importante ruolo dei lavoratori dipendenti”.
L’obiettivo dell’incontro governo-sindacati è scritto nero su bianco nella richiesta di Cgil, Cisl, Uil: “Conoscere lo stato del confronto con il governo nazionale e gli interventi che il governo regionale intende attuare per consentire finalmente il concreto rilancio delle ex Province”.