Il Megafono sparisce dal Comune |Crocetta e Caudo minimizzano - Live Sicilia

Il Megafono sparisce dal Comune |Crocetta e Caudo minimizzano

Il gruppo in Consiglio non esiste più, ma il presidente e il coordinatore provinciale Caudo minimizzano: "Noi non arruoliamo consiglieri".

equilibri a palazzo
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CATANIA – Megafono sparito da Palazzo degli Elefanti. Il gruppo si è dissolto, dopo l’addio della consigliera Erika Marco e la nascita di una nuova realtà, la compagine Primavera per Bianco che conta due dei tre consiglieri megafonisti, Francesco Trichini e l’ex capogruppo Daniele Bottino. Dell’esperienza legata al movimento del presidente della Regione, a Catania dunque, ormai rimane ben poco. Solo un paio di esponenti in Giunta: l’assessore ai Lavori Pubblici, Luigi Bosco, nominato proprio perché molto vicino al governatore, e che resta esponente crocettiano per eccellenza, e il neo assessore al Bilancio, Salvatore Parlato, ex consulente del presidente della Regione. Entrambi, non hanno però consiglieri di riferimento in aula.

Tolta la squadra di governo della città, dunque – che ormai sembra contare più assessori senza riferimenti in Consiglio che il contrario (sono senza gruppi di riferimento Orazio Licandro, che qualche voce darebbe per dimissionario dopo la vicenda della delega al Turismo revocata, Salvo Di Salvo, Valentina Scialfa e lo stesso vicesindaco Consoli che ha sì un consigliere di riferimento nell’aula consiliare, proprio l’ex esponente del Megafono Erika Marco, ma di fatto nessuna compagine rappresenti quel Centro democratico di Tabacci bel quale, l’ex presidente del Consiglio in era Stancanelli, è approdato lo scorso anno) – il Megafono a Palazzo degli Elefanti non c’è più.

Una consapevolezza che non turba affatto il presidente Crocetta che, interrogato sulla fine del suo gruppo di riferimento nel Consiglio comunale etneo, sembra affatto turbato. “Il Megafono esiste nella gente – afferma Crocetta – fra la gente, ed è un senso popolare diffuso. Il nostro è un lavoro politico che è quello di portare avanti le istanze di rinnovamento della società siciliana. Poi, i gruppi consiliari sappiamo che nel nostro Paese, e in Sicilia in particolare, sono caratterizzati da grande instabilità, però non è la nostra principale preoccupazione. Mi auguro – prosegue – che, se ci sono dei problemi che non conosco, si possano risolvere, ma ripeto noi siamo un movimento che trae ispirazione dai giovani, fra i ceti medi che vogliono un modo nuovo di lavorare, che vogliono impulso relativamente alle attività produttive, ad esempio, o alla trasparenza. Siamo presenti tra gli anziani che chiedono un ruolo nella società, e tra i giovani. Noi siamo una forza democratica che parla un linguaggio rivolto a chi, soprattutto, vuole abbattere ogni foma di ingiustizia”.

Stesso discorso fatto dal coordinatore provinciale del movimento, Giuseoppe Caudo che, all’indomani dell’addio della consigliera Marco ha evidenziato come il Megafono “non abbia bisogno di arruolare consiglieri comunali”.

Riguardo ai rapporti con Bianco, il presidente esclude qualsiasi incrinatura: “Non abbiamo mai litigato”, e la scelta dell’ex consulente economico del governatore come neo assessore al Bilancio del Comune di Catania sembra suffragare questa ipotesi.

 


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