Il ministero esclude Palermo| Bazzi: "Riproveremo a ottobre" - Live Sicilia

Il ministero esclude Palermo| Bazzi: “Riproveremo a ottobre”

In merito alla mancata assegnazione da parte del Ministero delle infrastrutture dei fondi per realizzare alcuni interventi nei quartieri Albergheria e Brancaccio l'assessore Agata Bazzi, commenta così: "I tempi per presentare progetti esecutivi erano davvero troppo stretti. Ci riproveremo con il prossimo bando".

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PALERMO – “Abbiamo fatto il possibile, ma i quattro mesi intercorsi fra l’insediamento dell’Amministrazione e la scadenza del Bando erano davvero troppo pochi per poter arrivare a presentare progetti esecutivi. Resta comunque l’importante risultato di aver ripreso un lavoro di progettazione e di dialogo con i mondi vitali e produttivi, che ci permetteranno di essere pronti per la prossima scadenza del bando ad ottobre”.

L’assessore Agata Bazzi, commenta così la notizia della mancata assegnazione da parte del Ministero delle Infrastrutture dei fondi richiesti per alcuni interventi da realizzare nei quartieri dell’Albergheria e di Brancaccio. Il Ministero ha infatti approvato soltanto quei progetti (circa il 6% del totale presentati) “capaci di generare un maggior volume di investimenti per interventi velocemente cantierabili”.

Il Comune aveva presentato due macro-progetti. Il primo progetto, rivolto all’area di Brancaccio e costa sud composto da 34 interventi per un valore di 230 milioni di euro già in parte finanziati da Comune, Iacp, Amg, Amat e privati per circa 150 milioni. Qui i lavori di riqualificazione su edifici scolastici in stato di degrado (19,4 milioni in totale), si uniscono a opere di infrastrutturazione al centro commerciale Forum sorto qualche anno fa (18,5 milioni), alla realizzazione di una nuova autostazione (14 milioni), a interventi di riqualificazione come quello previsto in via Tiro a Segno (5,3 milioni di euro).

Il secondo progetto riguardava invece il quartiere dell’Albergheria, con interventi finalizzati ad implementare le reti tecnologiche e a restaurare le pavimentazioni storiche (totale circa 10 milioni di euro). Prevista anche la ristrutturazione di una scuola (2,7 milioni). “La mancata approvazione di questi interventi – conclude la Bazzi – non ferma comunque il lavoro avviato per l’utilizzo di diverse fonti di finanziamento per interventi strutturali sia a servizio della residenzialità che della mobilità.”


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