Il Papa, la Diciotti e il terremoto| Cosa è successo nel 2018 FOTO - Live Sicilia

Il Papa, la Diciotti e il terremoto| Cosa è successo nel 2018 FOTO

Un "riassunto"  in parole e immagini dell'anno ormai trascorso. I fatti e i personaggi. LE FOTO

I FATTI DEL 2018
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PALERMO – Dal riconoscimento di Capitale italiana della cultura per la città di Palermo alla tragedia del maltempo che nella coda dell’anno ha causato 13 morti. L’arco di questo 2018 racchiude tanti eventi che hanno visto la Sicilia protagonista e che meritano di essere ricordati come tappe fondamentali delle cronache dell’anno appena trascorso.

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A gennaio plana sul capoluogo siciliano il premier Paolo Gentiloni per celebrare al teatro Massimo, ufficialmente, la Capitale italiana della Cultura 2018. Il 4 marzo l’Italia va alle urne per rinnovare Camera e Senato e in Sicilia è exploit per il Movimento cinque stelle. L’isola si colora di giallo ed elegge 53 parlamentari pentastellati. Ad aprile i riflettori sono puntati sull’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo per la sentenza del processo sulla trattativa Stato-mafia: Condanna a 28 anni per Leoluca Bagarella, 12 per l’ex senatore Marcello Dell’Utri, per gli ex generali dei carabinieri Mario Mori e Antonio Subranni, oltre che per il mafioso Antonino Cinà. Questa la sentenza emessa nel processo sulla trattativa Stato-mafia. L’esito è una stangata per gli imputati: 28 anni per Leoluca Bagarella, 12 per l’ex senatore Marcello Dell’Utri, per gli ex generali dei carabinieri Mario Mori e Antonio Subranni, oltre che per il mafioso Antonino Cinà.

Tra maggio e giugno i siciliani si appassionano al tennis e vivono il sogno del Roland Garros, con il palermitano Marco Cecchinato capace di elimnare Novak Djokovic. Il sogno ‘made in Sicily’ si infrange in semifinale con l’austriaco Dominic Thiem. Il 14 maggio maggio un arresto scuote l’opinione pubblica nell’Isola: l’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, padre della svolta legalitaria degli industriali isolani, finisce agli arresti domiciliari con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. Il 16 giugno tifosi del Palermo incollati al televisore per la trasferta dei rosanero a Frosinone: la serie A passa dallo Stirpe. Sul campo finisce 2-0 per i ciociari ma la partita resterà nella storia per i palloni lanciati in campo dalla panchina di casa.

Il 25 giugno è la volta delle elezioni amministrative e a Messina, dopo l’exploit del primo turno, il deputato regionale Cateno De Luca completa la sua rincorsa sul candidato dato per favorito alla vigilia, il manager Dino Bramanti. Alla fine è il politico di Fiumedinisi ad avere la meglio e a sorprendere tutti cinquistando la poltrona più importante di Palazzo Zanca. E’ l’estate in cui la Sicilia scopre di dovere combattere contro il razzismo. A luglio, infatti, un ragazzo italiano di 23 anni, originario delle Mauritius, finisce in ospedale con la mandibola fratturata dopo un’aggressione davanti a un pub di Lercara Friddi. Pochi giorni dopo, a Partinico, un senegalese di 19 anni subisce l’aggressione di due giovani, finiti ai domiciliari una settimana dopo. A ferragosto un gruppo di migranti africani minorenni viene inseguito e aggredito tra Trappeto e Partinico da sette persone. L’aggressione con mazze e bastoni è accompagnata da insulti razzisti. A settembre la triste scia continua con un nigeriano di 20 anni pestato con un cric a Bagheria e con un ragazzo tunisino preso a calci e pugni a Raffadali.

L’estate è però densa di avvenimenti. L’8 agosto Palermo scopre l’orrore di una truffa macabra: falsi incidenti e vere fratture per incassare i premi assicurativi. Il 15 agosto la società civile e la politica siciliane piangono la scomparsa di Rita Borsellino, sorella del magistrato ucciso dalla mafia nella strage di via D’Amelio del 19 luglio 1992. A fine agosto scoppia anche il caso Diciotti: la nave della Marina Militare rimasta per giorni ormeggiata al porto di Catania con a bordo numerosi migranti in attesa che si concludesse il braccio di ferro politico tra Italia e Ue. Finirà con lo sbarco e con l’accoglienza data dalla Chiesa italiana. A settembre la visita di Papa Francesco a Piazza Armerina e Palermo accende i cuori di fedeli e non. Il Papa si reca nei luoghi di don Pino Puglisi a rendere omaggio al sacerdote assassinato dalla mafia.

Tra il 19 e il 20 ottobre la Sicilia orientale fa i conti con l’emergenza maltempo. L’alluvione manda sott’acqua le province di Enna, Messina, Catania e Siracusa. E’ il preludio di giorni decisamente più tristi: nella notte tra il 3 e il 4 novembre, infatti, il maltempo prende di mira la Sicilia occidentale e il bilancio è tragico: 13 morti, di cui nove a Casteldaccia dove la piena di un torrente sorprende un’intera famiglia. Muoiono anche un medico pediatra, Giuseppe Liotta, messosi in viaggio per andare a prendere servizio all’ospedale di Corloene, e un consigliere comunale di Salemi, Alessandro Scavone, titolare di un distributore di carburanti, a Vicari, nel Palermitano: era andato con la sua jeep a recuperare un giovane sotto il diluvio. Muoiono anche due siciliani residenti in Germania, travolti dal maltempo nell’Agrigentino.

Il 4 dicembre i carabinieri di Palermo mettono a segno un blitz con 46 arresti, sgominando la ‘nuova Cupola’ che cercava di ‘ripartire’ dopo i colpi subiti dallo Stato. A metà mese la città piange Aldo, il clochard di origini francesi conosciuto da tanti nella zona di piazzale Ungheria e trovato morto a pochi giorni dal Natale. L’accusa di omicidio finisce sulle spalle di un sedicenne di nazionalità romena che, alla fine, confessa. A ridosso di Natale Davide Faraone viene proclamato segretario regionale del Pd: la vittoria dell’uomo forte di Renzi in Sicilia, però, non passa dalle primarie. Una disputa a colpi di regolamento alla fine spinge l’avversaria, Teresa Piccione, ad abbandonare la corsa, non senza polemiche. L’anno si chiude con la paura dell’Etna: nella notte tra il 25 e il 26 dicembre una scossa di magnitudo 4.8 sveglia la provincia di Catania e causa crolli e feriti. Quanto accaduto alle pendici del vulcano è la prima eredità del 2018 per l’anno che verrà.


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