CATANIA – Il Partito dei Siciliani, svuotato dei suoi punti di riferimento, cerca il rilancio partendo dai giovani e partendo dall’assemblea cittadina. Andrea Barresi, 29 anni, lascia la casacca del Popolo delle Libertà per indossare quella del Partito dei siciliani. L’annuncio lo ha dato lo stesso consigliere oggi nel corso di una conferenza stampa alla Sala Coppola a Palazzo degli Elefanti. Al suo fianco Toti Lombardo, deputato regionale, che ha accolto con molto favore la decisone del giovane politico.
“Faccio questa scelta – afferma Barresi – perché il Partito dei Siciliani ha dimostrato anche attraverso l’attività parlamentare all’ars di avere a cuore i temi importanti del territorio: economia, infrastrutture e sviluppo. E soprattutto – spiega a LiveSiciliaCatania – scaturisce dal fatto che è un partito che si sta rinnovando dando spazio a molti giovani”. La dobbiamo considerare un membro della maggioranza o dell’opposizione al consiglio comunale? “Stancanelli – risponde Barresi –, secondo me, ha amministrato bene, ha dimostrato di essere un sindaco innamorato di questa città ed è riuscito anche attraverso il piano di riequilibrio che è in questi giorni al vaglio del consiglio comunale di aver evitato il dissesto”.
Toti Lombardo parla di rinnovamento del Partito dei Siciliani. Una classe politica giovane, volti freschi e non legati agli stereotipi del vecchio modo di fare politica. Questa nuova adesione è un’anticipazione alla decisione di appoggiare Stancanelli alle prossime comunali? Sarà lui il candidato del Movimento per l’autonomia? “E’ troppo presto per dirlo – afferma Lombardo Junior – ma abbiamo valutato con molto favore la sua apertura verso i giovani. All’incontro della scorsa settimana al Cinema Odeon hanno partecipato oltre 400 giovani, un fatto positivo per una scelta futura”.
Toti Lombardo, poi pressato dai giornalisti, interviene anche in merito alle polemiche di questi giorni legati all’aeroporto. “Come dimostra il caso del declassamento – dice- dell’aeroporto Fontanarossa, il Sud e la Sicilia vengono continuamente mortificati dal governo dei professori che cancella dal piano strategico lo scalo etneo. Come per Catania, anche per Comiso chiediamo invece un rilancio immediato “.
“Siamo in presenza di una evidente disparita’ dettata da una scelta di natura economica. Quali interessi si muovono dietro il tentativo di svendita di Fontanarossa ? – si interroga il deputato regionale – La realta’ e’ che il gruppo dei professori ha totalmente dimenticato il sud, al quale comunque viene a chiedere consenso. Battaglie come quella per Fontanarossa o per Comiso, per difendere il territorio e gli interessi dei siciliani, per noi rappresentano un motivo nobile per continuare a fare politica”.