Il ponte sullo Stretto, Salvini: "Nessun problema terremoti" - Live Sicilia

Il ponte sullo Stretto, Salvini: “Nessun problema terremoti”

Giovedì l'ok in Consiglio dei ministri, le perplessità di Faraone
L'OPERA
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ROMA – Per quanto riguarda il ponte sullo Stretto “la sismicità c’è in Italia come in Turchia e in Giappone e ci sono ponti in Turchia e Giappone”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a Radio Anch’io su Radio 1. “Il ponte fu validato e progettato da società italiane, spagnole, giapponesi e americane e quindi più alta è una struttura, più resiste alla sismicità, non esiste nessun problema di maree, di vento, di sismicità”, ha aggiunto Salvini.

Il ponte ‘via’ decreto

“Facciamo un’opera che stia in piedi e che duri nei secoli”, ha sottolineato il ministro. Il ponte sullo stretto di Messina ha ricevuto l’ok ieri con un decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri.

Da Azione-Italia viva arrivano però perplessità. “Sono da sempre un grande sostenitore della realizzazione del ponte sullo Stretto – dice il deputato Davide Faraone -. Collegare Sicilia e Calabria con un ponte, tra le altre cose, consentirebbe anche a noi siciliani di viaggiare in Frecciarossa. Due perplessità però sul progetto Salvini. La prima, la proposta di ieri è stata approvata ‘salvo intese’. Vuol dire che stiamo parlando del nulla elevato al quadrato. Come dire: ‘Ho comprato casa ma devo trovare una banca che mi faccia un mutuo e un notaio che mi faccia l’atto’. Siamo ad un appunto su un foglio di carta volante, nulla di più”. Faraone poi prosegue: “La seconda, a proposito di Frecciarossa, nelle stesse ore in cui si approvava in Cdm il piano per la realizzazione del progetto del ponte entro il 2024 e la realizzazione dell’opera in un quinquennio, si annunciava la destinazione di 4 miliardi per migliorare la percorrenza tra Palermo e Catania (220 km) e ridurre la durata del viaggio da tre a due ore.

“‘Tutto buono e benedetto’, come si dice dalle mie parti – ancora Faraone -. Ma tratte simili, ‘nel continente’, si percorrono in un’ora. Pensate ad esempio alla Roma/Napoli 216 km in 56 minuti. O il ponte serve per migliorare la qualità delle infrastrutture in tutta la Sicilia, oggi una grande “trazzera”, o introduce l’alta velocità anche nell’isola, oppure – sottolinea – sarà una cattedrale nel deserto ed avremo soltanto scherzato. La differenza di costi, tra la vera alta velocità e la linea che si sta realizzando in Sicilia, sta in circa il 10/15 per cento. Si viaggia con l’alta velocità nel resto d’Italia già da vent’anni. Con vent’anni di ritardo si propone alla Sicilia di accontentarsi della “media velocità”, che si realizzerà tra l’altro, se va bene, tra quattro anni. C’è chi si accontenta, io lo ritengo ingiusto ed offensivo”.


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