Il punto sull’ospedale San Marco |Cantaro: "Ci sono difficoltà" - Live Sicilia

Il punto sull’ospedale San Marco |Cantaro: “Ci sono difficoltà”

Ieri pomeriggio si è tenuto un incontro organizzato dalla Cgil, Fillea e Fp Cgil di Catania di Catania.

Incontro alla Dusmet
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CATANIA – E’ la battaglia delle battaglie, quella che il quartiere Librino non può permettersi di perdere. Parliamo dell’apertura dell’ospedale San Marco. Residenti, rappresentanti delle associazioni e sindacati ancora una volta non distolgono l’attenzione dalla lotta che da anni continuano a portare avanti. Specie adesso che s’intravedeva quasi la fine. “L’ospedale è quasi finito. Sarebbe impensabile indire un’altra gara d’appalto per l’affidamento dei lavori di completamento del presidio. Non si potrebbe ricorrere a nessuna azienda” . Un punto quest’ultimo sul quale erano tutti d’accordo ieri pomeriggio in occasione dell’incontro organizzato dalla Cgil, Fillea e Fp Cgil di Catania di Catania dal titolo: “Quando sarà completato l’ospedale San Marco? Quanto incideranno le vicende giudiziarie dell’impresa? L’ospedale San Marco ed il suo territorio”. Un appuntamento svoltosi proprio a Librino nei locali della Scuola Dusmet al viale Castagnola.A introdurre i lavori Sara Fagone, responsabile delle periferie Cgil di Catania assieme a Giacomo Rota, segretario generale della Cgil di Catania. A seguire gli interventi di Giovanni Pistorio, segretario generale Fillea Cgil di Catania, del magnifico rettore dell’Università di Catania, Giacomo Pignataro, del segretario generale della Fp Cgil di Catania, Gaetano Agliozzo, e del direttore generale dell’azienda Policlinico, Paolo Cantaro.

La sottoscrizione dell’appalto con la Tecnis per la realizzazione del presidio ospedaliero risale a circa 10 anni fa. Da allora date su date per l’inaugurazione fissate ma puntualmente saltate. Per ultimo, la vicenda del completamento l’ospedale è stata travolta, come è noto, dalle recenti grane giudiziarie della società appaltatrice Tecnis. A ripercorrere le tappe salienti della complicata vicenda, partendo dai tentativi falliti, da parte del gruppo imprenditoriale, di ristrutturazione del debito e di presentazione del concordato preventivo, fino ad arrivare alla scure del sequestro delle società è stato Pistorio, segretario generale Fillea Cgil, che conclude, “Adesso l’ospedale ha due grossi problemi; il primo riguarda gli stipendi dei lavoratori; il secondo i pagamenti spettanti ai fornitori”. E ribadisce: “A queste condizioni nessuna società sarebbe disposta a subentrare per il completamento dei lavori. Spero l’azienda tenga duro e superi questa fase così difficile”.

E’ una lotta contro il tempo, insomma. “Vogliamo certezze. – ha detto Agliozzo, segretario generale della Fp Cgil – Ci auguriamo che le risorse messe in campo dalla regione e dall’azienda siano sufficienti perché si rispettino i tempi di consegna e che i lavori al cantiere ripartano quanto prima. Ma soprattutto che l’ospedale una volta operativo offra tutti quei servizi che la gente si aspetta”. Il progetto dell’ospedale nel corso degli avrebbe subito delle sostanziali variazioni, modifiche che potrebbero non renderlo un polo di eccellenza così come era stato inizialmente concepito. E il punto che al momento preoccupa maggiormente sarebbe infatti la mancata apertura al San Marco del pronto soccorso. “Questo, – come spiega Fagone – priverebbe l’intera area sud di Catania, comprendente anche i popolosi quartieri di Librino e di San Giorgio, di un presidio sanitario fondamentale”. E auspica: “La chiusura dell’ ospedale Vittorio Emanuele e l’apertura del San Marco devono avvenire contestualmente. Non si può giocare con la pelle dei cittadini”.

A chiarire importanti aspetti della vicenda è stato il magnifico rettore Pignataro, il quale esclude che la gestione dell’azienda ospedaliera una volta ultimata verrà affidata all’Asp. “Credo che sia estremamente complicato – ha affermato – seguire quella strada. Da professore, prima che da rettore, ritengo che gli ospedali siano un presidio fondamentale d’istruzione e formazione per gli studenti”. E rivolge un plauso all’operato del direttore generale dell’azienda Policlinico, Paolo Cantaro. “Ha saputo andare oltre quello che era il suo compito. Lo dico senza enfasi. Cantaro sta dando dimostrazione di come un dirigente finalmente, in uno scenario di incompiute, riesca invece a dare risposte concrete circa il completamento di un’opera”. E assicura: “L’ospedale di San Marco sarà della città. Librino è di Catania e Catania è di Librino”- conclude il rettore Pignataro.

Ma a sciogliere i nodi è stato Cantaro che immediatamente affronta il quesito che tutti pongono, ovvero quando verrà aperto l’ospedale San Marco?. “Non siamo sereni – subito chiarisce – Sono qui per dire come stanno le cose, e non per tranquillizzarvi dicendovi però delle falsità. Le difficoltà ci sono. Il rallentamento dei lavori ci sta mettendo di fronte al rischio di incappare in grosse penali. Noi siamo pronti a pagare – precisa – purché i soldi vengano reimpiegati all’interno dello stesso cantiere. Tutto dipenderà ora dalla decisione del tribunale. Un esito negativo, infatti, potrebbe mandare in frantumi ogni certezza”. Cantaro poi entra nel merito del progetto ospedalieri, assicurando che si tratterrà di un presidio dotato di alte tecnologie. “Non sarà un ospedale di serie B. Disporremo di sofisticati sistemi di Tac. L’ospedale San Marco sarà caratterizzato da un importante dispiegamento di specialità, fra cui la chirurgia toracica e vascolare” – conclude.


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