Al vertice della famiglia mafiosa di Licata le indagini dei carabinieri piazzano Giovanni Lauria, 79 anni, soprannominato “il professore”, già condannato per mafia e punto di riferimento di Giuseppe Falsone, quando quest'ultimo era il capo della mafia dell'intera provincia agrigentina. Già allora Lauria dimostrò di possedere lo spessore mafioso per mediare tra le opposte fazioni che si facevano la guerra: da un lato gli uomini di Falsone e dall'altro quelli agli ordini di Maurizio Di Gati.
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