"Il suo sms che non arriva, poi... | Chi era mio padre Vito Parrinello" - Live Sicilia

“Il suo sms che non arriva, poi… | Chi era mio padre Vito Parrinello”

Commenti

    Splendido articolo. Ho conosciuto tutta la famiglia e quando li ascoltavo anche a me spuntava la lacrimuccia tutti trasudavano amore, bellezza e bravura. Vai avanti Elisa sei e sii sempre forte.

    Vi abbraccio tutti, leggendo le vostre recensioni mi sono emozionata ancora di più.

    Persona amabile, generosa, rispettosa, sensibile! Potrei dire altre mille belle cose su Vito! A volte mi raccontava inumidendo il suo viso delle sue lacrime! Perché lui quando raccontava del suo amore verso la moglie e figli! Si emozionava! Perché talmente li amava , che non riusciva a trattenere questa emozione che fuoriusciva come un’esplosione vulcanica! Io personalmente ho avuto il piacere di conoscerlo nell’ultimo periodo della sua vita, è quando ci incontravamo o sentivamo era come se fosse mio parente , o amico di una vita! Sempre pronto ad aiutare il prossimo spalancando le porte del cuore, la cosa che lo contraddistingueva che nonostante fosse una persona di un certo ceto sociale e di cultura, pensava sempre di mettere a propio agio pure chi magari nella vita era stato meno fortunato di lui ! Potrei scrivere un romanzo di questa persona! Ma mi viene da dire semplicemente!! Grazie Vito! Grazie grazie grazie.

    Francesco, che meraviglia sentir parlare così di papà. Vi sono grata infinitamente.

    Io non ho mai avuto il piacere di conoscere il Sig. Parrinello… Ma leggere queste parole e ascoltare quello che tutti dicono di lui ti fa venire i brividi, te lo fa conoscere, te lo descrive così delicatamente, da prendersi “la sana colpa” di non essere riusciti a conoscerlo in vita. Credo che Elisa e Giovanni, con i suoi insegnamenti vivi nel cuore, miglioreranno ancora più la specie che ha cominciato a migliorare proprio il Sig. Vito e la Sig. ra Rosa.Un forte abbraccio Nancy Ferraro

    Nancy ci conosceremo presto, appena potremo riaprire il Ditirammu e riabbracciare senza “timore” la gente, saremo felici di restituirvi il suo amore.

    La sua scomparsa mi ha lasciato una profonda tristezza e contemporaneamente sono andato indietro nel tempo ricordando i sopralluoghi di lavoro, in luoghi più o meno remoti, del territorio siciliano a misurare acqua delle sorgenti. Si, perché il mio ricordo di Vito è legato all’ambiente di lavoro non musicale. Anche se sono stato testimone dei suoi inizi in tale settore, ascoltando dalla sua voce, nelle ore passate in automobile, le sue esperienze, i problemi e la sua felicità per l’apertura del teatro alla Kalsa. E poi le foto della moglie e dei figli durante le prime esibizioni. Un peccato….. Un grande abbraccio alla figlia così come al figlio e alla di lui venerata moglie. angelo miceli

    Angelo ti abbracciamo forte anche noi!!! Venivo spesso in ufficio da voi, per passare un pò di tempo con papà, e lui faceva sempre il giro delle stanze per presentarmi (anche più volte) come se avesse appena ricevuto un dono! A presto, elisa

    Ho passato diverse sere al Ditirammu. Vito e la moglie erano padroni di casa eccezionali perchè ti facevano sentire in famiglia. Ti offrivano un piatto di pasta e alla fine della serata un dolcetto col lemoncello. Ebbi un gran dispiacere quando seppi della tragica notizia. Vito, pur avendolo conosciuto poco, era quell’amico che ti fa sempre piacere incontrare. Immaginai, e così fu e mi dispiacque, che quell’angolo d’arte si sarebbe spento. Ciao Vito.

    E noi faremo di tutto per non spegnere quell’angolo d’arte, che voi tutti meritate. un abbraccio, grazie per le bellissime parole.

    Leggere Puglisi e con la storia di Vito Parrinello non puoi che commuoverti. Parrinello era la persona fatta gentilezza, lo era sempre anche quando avanzava, con pacatezza,una critica. Splendida persona.

    Grazie Nunzi!
    Roberto ha toccato il mio cuore debole e ne ha fatto poesia. E’ vero, i consigli di papà, le sue critiche, sono state sempre gentili e unanime. Grazie per ciò scrivi, ogni cosa bella ci incoraggia a non mollare. un abbraccio sincero. Elisa

    scusami, ho sbagliato a digitare il nome inavvertitamente! Volevo dire: Grazie Nunzio! 🙂

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Naturalmente come sempre deve succedere qualcosa di grave per risolvere questa pesante tortura per i cavalli, non commento altro " il clima sta cambiando anche per i cavalli troppo caldo e troppe persone " chi si deve assumere le sue responsabilità lo faccia " Naturalmente riscriveremo e commenteremo di nuovo nella speranza che qualcosa si concretizzi in maniere Svizzera.

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