Il traguardo iscrizione e l’incognita del presente

Il traguardo iscrizione e l’incognita del presente

L'iscrizione al campionato di Serie C, scade a mezzanotte: la Sigi si gioca la partita decisiva per il presente e l'immediato futuro.
CALCIO CATANIA
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CATANIA. L’aiutino finale (la licenza è tutto’altro che poetica) giunto oltremare (manco a dirlo) da un’altra isola, sembra poter essere il grimaldello capace di scardinare il primo scoglio di una stagione ancora abbondantemente da cominciare.
Tradotto, la prima scalata – quella dell’iscrizione al campionato di Serie C – entro poche ore (la scadenza è fissata per la mezzanotte) potrebbe, in attesa dell’ufficialità, essere stata compiuta.
Gli incartamenti, gli allegati, la documentazione vengono messi assieme mentre scriviamo: tutto il resto, il presente e soprattutto il futuro, restano ancora da decifrare.
Certo, una cosa per volta. E quella di oggi resta una data se non decisiva, certamente determinante considerando anche gli arretrati che occorre(va) saldare senza possibilità di sconto. In questa fase ballano, per difetto, come minimo almeno 2 milioni di euro.
Nel frattempo, alla domanda “Ma, quindi, il gruppo maltese ha messo i soldi?”, è bene rispondere con cautela attendendo che, magari già nelle prossime ore, la Sigi voglia essa stessa parlarne.

Da parlarne, eccome, ci sarebbe dell’ennesima “ammuttata” (come scrive qualcuno sui fertilissimi social) soprattutto psicologica giunta dai tifosi e dall’ambiente rossoazzurro capaci di spingersi oltre la sottoscrizione di cento mila euro per salvare la matricola; da parlarne, eccome, ci sarebbe dell’ennesima estate rovente (un’abitudine ormai) legata all’extracampo in casa Calcio Catania; da parlarne, eccome, ci sarebbe dell’istanza di sequestro conservativo fissata dal tribunale per il prossimo 5 luglio.
Tuttavia, abbiamo detto: una cosa per volta.

E, allora, l’iscrizione. Attendiamo che arrivi l’ufficialità. Subito dopo occorrerà capire quale sarà la strada da imboccare: quale tipo di programmazione potrà essere condotta.
Non c’è più nulla da ostentare. Più niente da bardare. Nessun salvatore da attendere.
C’è da continuare a lavorare a testa bassa alla ricerca di finanziatori.
La partita, fuori dal campo, è appena cominciata. Ancora una volta.


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