Il veglione senza il nonnino | Ma fatelo per lui - Live Sicilia

Il veglione senza il nonnino | Ma fatelo per lui

Ascoltate un consiglio. Da amico

Manovra a Tinaglia
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2 min di lettura

Lo so. Lo so perfettamente. Sono in molti, in questi giorni, che si staranno chiedendo come organizzarsi, per la tradizionale notte di San Silvestro, con il caro nonnino. Mi verrebbe da dire cosa farne, ma mi rendo conto che l’espressione, per quanto efficace e dritta come un siluro, risulterebbe infelice.

E’ un momento, quello che precede il veglione, in cui Il pensiero, il solo pensiero che il nonnino debba ritrovarsi da solo in casa allo scoccare della mezzanotte, senza qualcuno con cui brindare, in effetti produce una certa tristezza. Si è stritolati dai sensi di colpa che finiscono sempre col prevalere. Ecco per quale motivo si preferisce coinvolgerlo. Lui si adegua, più per compiacere gli ansiosi familiari, che per autentico desiderio di improbabili botte di vita. Insomma, un gesto di generosità. L’ennesimo. Io lo considero qualcosa di molto simile ad una vera e propria deportazione.

Una volta che, con la sua sola presenza, sarà riuscito ad acquietare i rimorsi di coscienza familiari, il nonnino, in genere, non se lo fila nessuno. Arriva sotto braccio, a piccoli passi, guardandosi in giro con un’aria vagamente rassegnata, vestito ed incravattato di tutto punto, e viene immediatamente posteggiato al tavolo alle prese con pietanze dai nomi esotici. Un bacio, un abbraccio fugace allo scoccare della mezzanotte, e poi il povero nonnino si stravacca su un divano (quando c’è) altrimenti resta appollaiato sulla sedia ad osservare gli immancabili trenini sulle note di “Brasilia Carnaval” e “Pe pe pe”.

Annoiato, infreddolito, morto di sonno, con una voglia matta di togliersi le scarpe, e magari alla disperata ricerca di qualcuno che lo accompagni a fare pipì. Se audace, riesce a trovare il bagno, e forse pure l’interruttore della luce (non so se ci avete mai fatto caso, ma nei wc dei locali pubblici, gli interruttori della luce sono sempre accuratamente mimetizzati). Ditemi voi se esagero nel tratteggiare questi scenari.

Bene, vorrei dare un suggerimento a quanti stanno coltivando l’insano proposito di portare il nonnino al veglione. Abbandonate i sensi di colpa che sono sempre stati cattivi consiglieri. Andate pure a divertirvi, ma lui, il nonnino, lasciatelo tranquillo, solo in casa, al calduccio, con le sue pantofole e la minestrina, il divano ed il plaid a quadri a portata di mano. Gli basterà un libro o la TV per passare una bella serata. E, perché no? anche il pc. Tante volte, cliccando cliccando, può trovare qualche link….interessante… da gustarsi tutto solo, e che gli procurerà qualche nostalgico e tenero sorriso.

Perché è così. Gli anni passano, ma per dirla alla Battiato, …”i desideri non invecchiano quasi mai con l’età”…


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