Sicilia, sempre emergenza incendi, chiamata alle armi dei Forestali

In Sicilia è sempre emergenza incendi, la ‘chiamata alle armi’ dei Forestali

Come si affronta il pericolo del fuoco. Parla il dirigente regionale

PALERMO – Ma perché la Regione deve richiamare in servizio 1.597 operai forestali per il gran caldo e il rischio incendi, fino al 21 ottobre, in calce allo stato di crisi ed emergenza? Non dovrebbero essere già attivi? (foto d’archivio)

La risposta risiede in una trama intricata di disposizioni e di regole amministrative sull’occupazione che non tiene troppo conto delle esigenze del territorio e non da ora. “Questo governo – dice Beppe Battaglia, comandante del Corpo forestale regionale da otto mesi e commissario delegato per l’emergenza – ha dato un segnale importante con il richiamo, la strada è quella giusta. Il presidente della Regione ci ha fortemente sensibilizzati sul punto. L’arco temporale del pericolo si è allargato, le temperature di questi giorni lo confermano”. La Protezione civile, ieri, ha diramato l’allerta rossa.

La burocrazia dell’antincendio

La campagna antincendio della Sicilia è terminata ufficialmente il 15 ottobre scorso. Ai suoi ritmi sono legati i destini lavorativi degli operai della Forestale, circa cinquemila e cento persone. Tremila sono ‘centounisti’, gli altri sono ‘centocinquantunisti’. Il numero è espressione dei giorni di lavoro stabiliti per contratto. Quando la campagna di sicurezza contro i roghi termina è dunque formalmente necessario un provvedimento per permettere che siano schierate in campo tutte le forze teoricamente disponibili. Una risposta precaria a un pericolo vero.

Diecimila incendi all’anno

“In Sicilia – dice Battaglia – abbiamo diecimila incendi all’anno e dovremmo chiederci il perché. Io credo che i conti vadano fatti sul serio. Se il diciannove ottobre abbiamo trentacinque gradi e il vento, non possiamo stare con le braccia incrociate”. C’è poi la questione dell’età. Un operaio forestale medio tende più verso i sessant’anni che verso i cinquanta. E le cose da fare sono moltissime, sorveglianza compresa. Per esempio, stamattina, a Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo, è stato sorpreso un uomo che stava dando fuoco alle erbacce. L’intervento della squadra forestale ha scongiurato il peggio.


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