PATERNO’. Per oltre dodici, interminabili, ore i Vigili del Fuoco sono stati impegnati a sedare le fiamme che hanno avviluppato sei autoarticolati di una rinomata azienda dedita alla raccolta, alla commercializzazione ed al trasporto degli agrumi. Lungo la strada provinciale 135, quella che collega Paternò a Belpasso, ed all’interno dell’impresa in questione, è stato l’inferno. I mezzi hanno preso fuoco alzando al cielo lingue di fuoco che hanno creato panico e tensione. Pochi dubbi sulla matrice dell’incendio: certamente di matrice dolosa. Lo testimoniano le registrazioni delle telecamere a circuito chiuso che hanno nettamente filmato tre persone appiccare il fuoco. E’ il feroce spettro del racket delle estorsioni che torna prepotentemente alla ribalta. In verità, il particolare più agghiacciante riguarderebbe la dinamica. I balordi avrebbero tentare di incendiare solo una riserva di cassette d’arance che si trovavano in magazzino: ma il forte vento della giornata ha finito con l’alimentare il fuoco che ha assalito direttamente anche i camion. Alla fine, il danno economico stimato (ancora da quantificare) sarebbe di centinaia di migliaia di euro. Le indagini sono affidate alla Compagnia dei carabinieri.
Incendiati sei camion | La mano è quella del racket
Un incendio doloso distrugge sei camion di una rinomata ditta dedita al commercio delle arance che ha sede tra Paternò e Belpasso. Le telecamere hanno ripreso tutto: avrebbero agito in tre persone. Volevano appiccare il fuoco solo alle cassete degli agrumi ma le fiamme hanno finito con l'inghiottire i mezzi. Danno da centinaia di migliaia di euro.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo