Incendio alla Villa Bellini |Perde la vita un clochard - Live Sicilia

Incendio alla Villa Bellini |Perde la vita un clochard

la zona della villa transennata

E' accaduto intorno alle 2. Dei passanti hanno visto il fumo e hanno allertato i Vigili del Fuoco. Indaga la polizia. Un testimone: "Lo conoscevo, è un rumeno". GUARDA LE FOTO

trovato cadavere carbonizzato
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2 min di lettura

CATANIA – Tragedia nella notte alla villa Bellini: un clochard ha perso la vita. Il suo corpo, semi carbonizzato, è stato trovato dai Vigili del Fuoco che sono intervenuti dopo la segnalazione alla centrale operativa di un incendio divampato all’interno del giardino cittadino. Erano le due quando alcune persone che transitavano su via Etna hanno visto del fumo provenire dalla villa e hanno allertato i pompieri.

Le fiamme provenivano da un locale ubicato nei pressi della vasca dei cigni. I Vigili del Fuoco, durante le operazioni di spegnimento, si sono accorti della presenza di un corpo senza vita di un uomo semi carbonizzato. A quel punto è stato richiesto l’intervento della polizia che sta svolgendo gli accertamenti. Da fonti investigative si apprende che la vittima è un clochard. Ancora da stabilire le cause del rogo. L’ipotesi è quella dell’incidente. Sarà l’esame autoptico disposto dalla Procura a fornire nuovi dettagli utili a ricostruire quanto accaduto.

Il locale dove è divampato il rogo

Questa mattina molti turisti, ciclisti e anche riders erano presenti al parco. Tutto tranquillo. Il piccolo locale dove è divampato l’incendio è nascosto in un angolo della Villa Bellini, e nessuno si è accorto di nulla. Solo il via vai di fotografi e cameraman attira qualche curioso che domanda: “Cosa è successo?”. Ci sono anche due senzatetto nell’area dove i Vigili del Fuoco hanno apposto le transenne e alla porta è stato attaccato il dispositivo di sequestro: un marocchino e uno proveniente dalla Sri Lanka. Il secondo ha voglia di parlare. “Lo conoscevo, è un rumeno. Lo chiamiamo Costantino, anche se il suo nome è Kustica. Dorme in questo posto, sicuramente è lui – incalza. Quasi ogni sera ci vediamo, noi gli offriamo da bere del vino, lui della vodka”. Il clochard, secondo le testimonianze, frequentava la Villa almeno da tre anni, e utilizzava il locale come rifugio per dormire e ripararsi dal freddo nella notte.

Il cingalese (per scelta decidiamo di sfocare la foto per tutelarlo) racconta che ieri sera si è avvicinato in quell’angolo del giardino: “Ho sentito due voci provenire dall’interno. Di solito erano in due, infatti”. E poi solleva un dubbio: “E se fosse successo qualcosa?”.

 


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