CATANIA – Gli effetti dell’incendio divampato nella notte tra domenica scorsa e lunedì potrebbero avere dei seri risvolti occupazionali. La My Chef Ristorazione Commerciale, società che opera all’interno dei terminale dell’aeroporto catanese, ha fatto sapere che potrebbe ricorre alla cassa integrazione per 59 lavoratori.
La cassa integrazione
Tant’è che ha fatto sapere che “presenterà – si legge in una nota – apposita domanda di concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale per una situazione aziendale dovuta ad eventi transitori e non imputabili all’impresa o ai dipendenti costituita dalla fattispecie “incendio”, per i propri locali siti all’interno dell’aeroporto di Catania Fontanarossa”.
I dettagli. “Tale provvedimento – si legge ancora – che avrà la presumibile durata di tredici settimane ed inizierà a decorrere dal prossimo 21 luglio 2023, interesserà n. 59 lavoratori con sospensione a zero ore. Restiamo in attesa di svolgere l’eventuale esame congiunto”.
Trantino: fate presto!
Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, chiede intanto che l’aeroporto possa tornare quanto prima pienamente funzionante. “Catania e la sua area metropolitana stanno patendo danni enormi. Ci sarà il tempo per parlare di colpe e inefficienze, ove dovessero essere accertate; in questo momento le polemiche e le accuse servono solo a dividere”, ha detto.
E ancora: “E’ più che mai urgente e necessario – ha fatto sapere il primo cittadino – che l’aeroporto Fontanarossa ritorni pienamente operativo, perché ogni giorno che passa prolunga i danni per il tessuto economico del territorio etneo. In più comprendiamo il disagio dei tanti che avevano programmato le loro vacanze, o che devono tornare al lavoro, oltre alle ansie dei numerosi familiari di ragazzi e bambini partiti per viaggi studio”.
“Situazione complessa”
Enrico Trantino, che è “in stretto contatto coi vertici gestionali dello scalo e quelli di controllo nazionali e regionali, che stanno facendo il possibile per gestire una situazione oggettivamente complessa”.
Le soluzione da adottare nell’immediato. ”A questo punto, però – aggiunge il sindaco di Catania – occorre avviare con soluzioni immediate che permettano al terminal C di aumentare il numero di voli da poter gestire e che venga avviata una bonifica rapidissima del terminal A, per ripristinare le condizioni di normalità del nostro aeroporto e, così, dare la possibilità di programmare i propri spostamenti a chi sta vivendo questa condizione surreale”.