MASCALUCIA – “Mascalucia Giovani” e “Mascalucia Giovani dentro”. Si tratta di due special card lanciate dall’amministrazione comunale, con in testa il primo cittadino Giovanni Leonardi, approvate l’altro ieri in giunta su proposta del vicesindaco Fabio Cantarella che tra le varie deleghe cura anche quella alle Attività produttive. Dal testo della delibera si evince come l’iniziativa si prefigga varie finalità, su tutte quelle d’incentivare l’economia locale e, dall’altra parte, di consentire a particolari fasce della popolazione locale, ritenute meritevoli di tutela, di accedere a beni e servizi appositamente offerti da commercianti e liberi professionisti a condizioni agevolate ed esclusive.
“Ci attendiamo dei risultati importanti da questa nostra iniziativa – ha anticipato il sindaco Giovanni Leonardi – peraltro a costo zero per le casse del Comune. Diciamo che l’Ente pubblico sarà solo un tramite per instaurare una sinergia virtuosa tra i commercianti di Mascalucia e i concittadini. Ho chiesto all’assessore Fabio Cantarella che sia lui personalmente a fare il giro degli esercenti commerciali perché ci aspettiamo tantissime adesioni”.
La carta “Mascalucia Giovani” è riservata ai ragazzi residenti di età compresa tra i 16 e i 30 anni, mentre l’altra, ossia “Mascalucia Giovani Dentro”, è indirizzata ai cittadini con almeno 65 anni di età. “Abbiamo preso spunto da un’esperienza collaudata con successo in altre realtà locali – ha svelato l’assessore alle Attività produttive Fabio Cantarella –. Nel nostro caso abbiamo deciso non solo di estenderla ai residenti della terza età, ma anche e soprattutto abbiamo studiato il modo di offrire maggiori opportunità ai titolari della card consentendo di promuovere la propria attività non solo ai commercianti ma anche ai liberi professionisti, medici specializzati, avvocati e commercialisti in primis, e alle imprese che offrono servizi, come per esempio palestre, centri fisioterapici, meccanici. Insomma, un motivo in più –conclude Fabio Cantarella- per investire a Mascalucia piuttosto che nei comuni limitrofi”.
