Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco di Palermo, Vito, super teste della trattativa tra Stato e mafia, è stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Caltanissetta con l’ipotesi di calunnia nei confronti dell’ex capo della polizia Gianni De Gennaro. La notizia è confermata in ambienti giudiziari. Ciancimino, secondo i pm nisseni che hanno riaperto le indagini sulle stragi del ’92, avrebbe accusato falsamente De Gennaro, attuale direttore del Dis, il dipartimento per le informazioni di sicurezza, di essere il ‘signor Franco’ o, comunque, di essere molto vicino allo 007, mai individuato in due anni e mezzo di indagine, che sarebbe stato al centro di tanti misteri italiani tra i quali la trattativa tra mafia e Stato.
Il figlio di Don Vito aveva fatto la rivelazione durante un colloquio informale con un funzionario della Dia, che poi aveva informato il procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari, e gli aggiunti in una relazione di servizio. Interrogato dai pm Ciancimino aveva tentato di aggiustare il tiro, sostenendo che le false accuse erano state formulate dal padre sulla base di deduzioni.
Le giustificazioni del testimone, però, non sono state ritenute fondate dai pm, perché lo stesso Massimo Ciancimino ha dichiarato di avere più volte incontrato l’agente dei servizi. E se questi fosse stato De Gennaro o un suo emissario, secondo gli inquirenti, il figlio dell’ex sindaco avrebbe dovuto dare l’indicazione subito, senza costringere la procura di Caltanissetta e quella di Palermo, che pure indaga sulla trattativa, a un’estenuante e finora inutile ricerca dello 007.
Massimo Ciancimino, oggi, (la notizia dell’indagine è di ieri) è stato interrogato per poco più di due ore dai pm di Palermo Nino Di Matteo e Paolo Guido. Secondo i magistrati palermitani non ci sono infatti gli estremi per indagarlo per calunnia, come hanno fatto i colleghi di Caltanissetta dopo le dichiarazioni del teste sull’ex capo della Polizia Gianni De Gennaro. Ciancimino, che è indagato anche per rivelazione di segreti d’ufficio sulla base di alcune intercettazioni telefoniche con giornalisti, ha parlato anche oggi del misterioso “signor Franco”, il fantomatico 007 che avrebbe fatto da tramite tra Stato e Cosa Nostra nella trattativa nel periodo delle stragi. Le dichiarazioni spontanee di oggi sono state secretate; gli inquirenti continuano a lavorare per individuare il “signor Franco” basandosi anche sulla deposizione della moglie di Ciancimino jr.
Si indaga inoltre per cercare riscontri sui rapporti tra Massimo Ciancimino e personaggi delle istituzioni. Appare ormai evidente la diversa valutazione nei confronti di Ciancimino da parte delle procure di Palermo e Caltanissetta. Secondo i pm palermitani le dichiarazioni del figlio dell’ex sindaco mafioso Vito, possono essere utili per scoprire la verità sul periodo buio delle stragi. “E’ strano – fanno notare in Procura – che prima di svolgere indagini sulla persona indicata da Ciancimino (De Gennaro, ndr) si indaghi lui per calunnia”. “Noi continuiamo a sentirlo – dicono i pm di Palermo – e lui continua a rispondere alle nostre domande, stiamo cercando di estrapolare dalle sue dichiarazioni tutti gli elementi possibili per arrivare sempre più vicini alla verità'”.