Infermieri: "Casi in aumento, tempi certi per la terza dose" - Live Sicilia

Infermieri: “Casi in aumento, tempi certi per la terza dose”

Il Nursing Up è preoccupato per quanto sta accadendo e chiede chiarezza
CORONAVIRUS
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Il Nursing Up, sindacato degli infermieri, conta più di 1800 contagi tra gli operatori sanitari, in massima parte riguardano proprio gli infermieri. Il sindacato li definisce “numeri preoccupanti” e chiede alle All di “chiarire quanto sta accadendo nelle ultime settimane negli ospedali” e di essere inseriti in tempi rapidi tra coloro che dovranno ricevere quanto prima la terza dose.

“Non ci troviamo solo di fronte alla problematica, fin troppo sottovalutata, della non totale efficacia dei vaccini. Lo sapevamo, noi infermieri, quando abbiamo deciso di sottoporci, coscientemente, in massa, alle somministrazioni. Ne erano e ne sono a conoscenza i cittadini. Ma non ci vengano a dire, di fronte all’esplodere delle varianti, che è tutto sotto controllo e che dovevamo aspettarcelo”, aggiunge De Palma. Nursing Up lamenta che le Asl, nonostante apposite richieste, non abbia fornito i dati relativi a quanti operatori sanitari abbiano poi sviluppato la malattia o si siano contagiati senza sintomi. La Federazione nazionale ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) a fine agosto avevano lanciato un’allarme simile, sottolineando, però, come la maggior parte dei casi non avesse sviluppato sintomi gravi e non si segnalassero decessi.

“Le Direzioni Sanitarie italiane chiariscano quanto sta accadendo nelle ultime settimane nei loro ospedali. In particolare, nella Regione Lazio, le cronache giornalistiche, supportate dalle indagini interne dei nostri referenti, ci raccontano di situazioni non del tutto chiare”. Il riferimento è ai focolai nel Sant’Eugenio e dell’ospedale dei Castelli, con il reparto chirurgia chiuso a nuovi ricoveri. Un terzo focolaio è stato rintracciato nella Sala operativa del 118 di Palermo. “Vogliamo comprendere fino a che punto gli infermieri già vaccinati si stanno ammalando di nuovo, vogliamo sapere se questa impennata di casi è stata presa in considerazione dagli organismi di vigilanza al fine di valutare la reale efficacia del vaccino”, dice ancora De Palma.

Al momento, per i sanitari, la terza dose non è fissata. Potrebbero diventare fascia prioritaria dopo immunodepressi e over 80, con un attesa che dovrebbe durare circa 3 mesi. “Appare evidente che, alla luce dei nuovi contagi, siamo di fronte oggi ad una potenziale riduzione dell’immunità per gli infermieri che si sono vaccinati tra gennaio e febbraio 2021 – spiega De Palma – Cosa stiamo aspettando a prendere decisioni risolutive, e soprattutto certe e valide per tutti?”.


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