“Sono dispiaciuto oltre che dal punto di vista professionale anche dal punto di vista umano. Ma io non ho in alcun modo dato indicazioni. Non so cosa abbia spinto l’ingegnere Zuccarello a fare il mio nome e quello di Pippo Li Volti, che ha la mia piena fiducia”. Marco Falcone, assessore regionale alle Infrastrutture respinge ogni accusa che emerge dalle intercettazioni messe nero su bianco nell’ordinanza dell’inchiesta Genius scoppiata oggi. L’assessore, va precisato, non è indagato.
“Posso dirle – continua Falcone – che quando sono partiti i lavori di consolidamento della collina di Vampolieri per questo governo è stato un importante obiettivo raggiunto per quella porzione di territorio. Infatti nel corso di un sopralluogo, in cui erano presenti altri deputati regionali catanesi, avevo elogiato quell’appalto che avrebbe finalmente messo la parola fine a una situazione insostenibile per i tanti cittadini che vivono in quella splendida collina”.
Falcone, da Mazara, non nasconde la sua amarezza: “Questa inchiesta purtroppo getta un cono d’ombra nel lavoro meritevole che è stato svolto in questi anni dal Genio Civile di Catania. Ma ho fiducia nella magistratura e sono sicuro che tutto sarà chiarito. Io so di non aver dato alcuna indicazione per favorire quella o l’altra società. Resto davvero basito, e ripeto dispiaciuto. Questa giunta – conclude Falcone – ha sempre messo la legalità al centro della propria agenda politica”.