Interrogazione alla Camera |sull'impugnativa di Aronica - Live Sicilia

Interrogazione alla Camera |sull’impugnativa di Aronica

I deputati di Forza Italia Basilio Catanoso, Gabriella Giammanco e Saverio Romano chiedono tra l'altro se "il Commissario dello Stato abbia valutato se sussistano i presupposti per avviare le procedure dirette allo scioglimento dell’Assemblea regionale siciliana".

Forza Italia
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PALERMO – Interrogazione parlamentare dei deputati di Forza Italia Basilio Catanoso, Gabriella Giammanco e Saverio Romano sulla finanziaria impugnata del commissario dello Stato. I deputati chiedono tra l’altro se “il Commissario dello Stato abbia valutato se sussistano i presupposti per avviare le procedure dirette allo scioglimento dell’Assemblea regionale siciliana”.

“I documenti di bilancio per l’anno 2014 esitati nei giorni scorsi dall’Assemblea regionale siciliana sono stati gravemente e pesantemente impugnati dal Commissario dello Stato, prefetto Claudio Aronica che, sottoponendoli come ad esame, ha rinviato ben 33 articoli su 50 alla valutazione della Corte Costituzionale per evidente sospetta incostituzionalità – scrivono i deputati -. Il Commissario dello Stato ha formalmente sollevato vizio grave di incostituzionalità per l’intero sistema delle entrate così come proposto dalla legge finanziaria esitata dal Parlamento siciliano su cui trova fondamento l’intero bilancio per l’anno 2014. E` stata altresi` segnalata l`infondatezza di copertura di moltissime delle entrate, e dei fondi posti a garanzia delle partite debitorie e di non poche operazioni finanziarie, ma anche la grave illegittimità di procedere in modo unilaterale alla cancellazione di non pochi residui passivi, alla eccessiva valutazione di residui attivi senza alcuna giustificazione comprovata. Tutti atti di enorme gravità istituzionale le cui refluenze negative sull’intero sistema amministrativo e contabile della regione siciliana sono di tutta evidenza”.

“Il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta – prosegue l’interrogazione -, su conforme indicazione dell’Assemblea Regionale (ARS) che si è espressa con voto a maggioranza, ha inteso alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana (GURS) dei documenti di bilancio per l’anno 2014 depurandoli delle parti impugnate dal Commissario dello Stato, che toccano soprattutto il sistema delle entrate, con la seguente dichiarazione apparsa sulla stampa cartacea ed online (ad esempio Repubblica redazione siciliana, 31-gennaio-2013): “Domani sarò costretto a pubblicare una Finanziaria che non mi appartiene, che ripudio, che uccide la Sicilia e canta il de profundis al posto di lavoro di migliaia di lavoratori, che uccide la diversa abilità e impedisce ai non vedenti di studiare, che mette sul lastrico migliaia di famiglie. Per me sarà un giorno di grande tristezza, che trascorrerò pregando per la Sicilia e per il popolo siciliano, perché non debba più subire violenze cieche e irrazionali. Faccio appello ai siciliani a stringersi in questa civile e democratica lotta per la Sicilia, con uno stile quasi ghandiano, quello di un popolo assediato”. Tali affermazioni appaiono di inaudita gravità e richiedono urgenti ed inderogabili approfondimenti e chiarimenti nelle sedi opportune anche in considerazione del fatto che, come risulta da vari articoli di stampa, il bilancio della regione era stato largamente oggetto di confronto con il Ministro Delrio e con il Governo nazionale”.

“Questo gravissimo quadro istituzionale, amministrativo e contabile, sul piano del fatto e del diritto – denunciano i parlamentari -, paralizza l’intero sistema della regione siciliana. Desideriamo sapere se il Commissario dello Stato abbia valutato se sussistano i presupposti per avviare le procedure dirette allo scioglimento dell’Assemblea regionale siciliana ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto; se il Presidente della regione abbia ricevuto, negli incontri ricordati in premessa, un avallo relativo alla modalità di pubblicazione del bilancio nelle forme descritte; se ed in che modo i Ministri interrogati intendano valutare i comportamenti del prefetto Aronica, Commissario dello Stato, la cui impugnativa, secondo il presidente della Regione, sarebbe responsabile di aver “ucciso la Sicilia”, e se intendano chiarire le ragioni che ne avrebbero motivato i comportamenti gravemente lesivi della autonomia regionale”.

 

 


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