Il fatto di appartenere, come avvocato, ad una categoria privilegiata nella campagna vaccinale, mi procurava un forte senso di disagio e di imbarazzo.
Un rifiuto ideologico, niente di più. Poggiava su una semplice domanda. Perché gli avvocati sì, ed i commessi dei supermercati, per dire, no? Questione del tutto sterile che si arenava sulla inesorabile constatazione che, comunque, ero un avvocato. Mi verrebbe da dire un privilegiato “nonostante”. Ad ogni modo, accade che ragioni di età (over 65, di poco, ma over) mi mettono fuori dalla prima ondata di professionisti. Rientrerò in un altro “canale”, così recita testualmente la formale comunicazione che mia arriva con mail dal Consiglio dell’Ordine. Nessun problema. Anzi, paradossalmente, la cosa mi procura un effetto vagamente consolatorio. Poi, ci si mette di mezzo la sorte.
Tutto accade una mattina. Scambio qualche battuta con alcuni colleghi mentre attendo la mia udienza. Argomento, manco a dirlo, il Covid. Mi viene detto che è possibile prenotare il vaccino anche per quelli della fascia 65-79 anni. Con la doverosa precisazione che la novità riguarda tutte le persone. Faccio due più due, e pervengo alla conclusione che dovrei entrarci anch’io, per quanto avvocato. A volte, quando mi ci metto, sono capace di felicissime intuizioni.
Tornato a casa, inizio a smanettare sul pc. Ma non c’è niente che confermi la “dritta” ricevuta dai colleghi. Sto per arrendermi, ma telefono ad un mio amico e collega, di un annetto più grande di me e gli chiedo se anche lui ha ricevuto quel tipo di notizia. “Si, Ennio, mi stavo appunto prenotando dal telefonino. Ti invio il link.”
Mi arriva il link (W whatsapp!) compilo la scheda, invio, e nel giro di qualche secondo mi arriva la prenotazione per sabato 13 marzo 2021 h.17,00. E siamo a mercoledì. Comincia, a quel punto, un giro vorticoso di telefonate. Devo dirlo ai miei amici e colleghi coetanei. Ma nessuno è entusiasta. Anzi, raccolgo solo perplessità. “Ma sei sicuro? Il link è serio o è una bufala?” Vengo colto da dubbi. Uno su tutti. Nel questionario mi chiedevano se ero avvocato. Vuoi vedere che il sistema ha generato automaticamente la risposta per il solo fatto che sono un avvocato, senza accorgersi della mia data di nascita? I sistemi telematici, si sa, sono eccellenti, vanno per algoritmi, ma spesso sono anche un tantino coglioni. Non vorrei passare per uno che ha fatto “il furbetto” approfittando di questa umanissima falla dei sistemi. Rileggo la mail della mia prenotazione. C’è un “helpdesk fiera” che si può contattare per avere informazioni. Invio una mail, esterno i miei dubbi. Siete sicuri che la mia prenotazione sia giusta, lecita? La risposta arriva l’indomani mattina. “Non si preoccupi, la sua prenotazione è stata correttamente acquisita.
E’ così che oggi mi sono vaccinato. Appena in tempo. Da lunedì 15 Marzo, niente più categorie privilegiate, ma un ordine di vaccinazioni valido su tutto il territorio nazionale. Tutto questo è capitato a me. A me che ero (e sono) ideologicamente contrario. Solo un fortuito incontro, e una semplice telefonata a un amico mi hanno concesso un’opportunità che in tanti ancora si sognano. Un’opportunità rispetto alla quale mi ero pure messo di traverso, ma che è rimasta lì, ferma ad aspettarmi. Dimenticavo: ho fatto Astrazeneca. Avete capito bene.: Astrazeneca. Lo so, sarebbe bene non fare bilanci di questa strana storia. Anche solo per scaramanzia. O essere almeno prudenti, e rinviarli di qualche giorno. Invece no. Il bilancio lo tiro ora. Perché la verità, amici che mi leggete, è che se la sorte ti prende di mira, per farti un regalo o per fotterti, c’è ben poco che tu puoi fare. E’ il bello della diretta.