Keller, Carini in bilico - Live Sicilia

Keller, Carini in bilico

Che fine faranno i siciliani della Keller?

La vertenza sindacale
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PALERMO– In Sardegna tutti d’accordo per sostenere e chiedere la concessione della cassa integrazione in deroga fino al 31 dicembre 2014 per i 293 dipendenti della Keller Elettromeccanica in liquidazione, ma tutto si risolverà domani a Roma nel vertice in programma al ministero del Lavoro. E’ quanto convenuto questo pomeriggio fra l’assessore regionale del Lavoro, Mariano Contu, i liquidatori sociali e giudiziali del ramo aziendale Keller, le organizzazioni sindacali di categoria e i rappresentanti di Confindustria Sardegna meridionale. “Il ricorso alla cassa integrazione in deroga – ha affermato l’esponente della Giunta Cappellacci – si rende necessario per favorire la ripresa produttiva dell’azienda. Con questo accordo, la Regione, qualora si presentassero difficoltà durante la trattativa nazionale, si impegna a tutelare i lavoratori mediante l’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2014, come prevede il verbale d’intesa sottoscritto lo scorso 29 gennaio dall’amministrazione regionale, le parti sociali e datoriali”.

La Regione, quindi, è disponibile per una deroga della Cig per sei mesi, ma i sindacati guardano soprattutto all’incontro di domani a Roma perché la vertenza Keller non riguarda solo lo stabilimento di Villacidro (quindi Regione Sardegna), ma anche quello di Carini, vicino Palermo, che fa anch’esso parte del ramo aziendale Keller acquistato dalla New Sardinian Railway, società di scopo riconducibile a tre grandi gruppi industriali indiani. Ma mentre per la fabbrica di Villacidro c’è un piano industriale di riavvio e potenziamento dello stabilimento, per quello siciliano si parla solo di dismissione e vendita. Potrebbe allora succedere, domani al ministero del Lavoro, che la risposta sia più o meno questa: la Regione Sardegna ha dato la disponibilità di fondi per una proroga della cassa integrazione per i lavoratori di Villacidro fino a giugno, quindi ci pensi lei e non noi a dare i soldi per l’ammortizzatore sociale. E dei lavoratori di Carini che ne sarà? Se ne saprà di più domani a Roma.

 

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