TRAPANI – Sono stati condannati con il rito abbreviato dal gup del tribunale di Trapani, Caterina Brignone, i componenti la banda di ladri palermitani, che agiva tra le province di Trapani e Palermo, sgominata nell’agosto scorso, nell’operazione “Carglas”, dagli investigatori della Mobile, diretti dal vicequestore Emanuele Fattori.
Pene severe quelle inflitte dal gup: Mario Di Vincenzo 33 anni, è stato condannato a sette anni, 1 mese e 10 giorni; sei anni e cinque mesi sono stati comminati a Michelangelo D’Antoni, 49 anni. Infine, a sei anni è stato condannato Carmelo Cusimano, 59 anni. La banda si tradì perché utilizzava sempre lo stesso ‘modus operandi’. I tre sottraevano dalle auto delle loro vittime le chiavi delle abitazioni che poi venivano depredate. Il loro “modus operandi” li ha però traditi.
Gli investigatori della Squadra Mobile riuscirono a risalire a loro grazie alle immagini di diverse telecamere di video sorveglianza e attraverso l’esame dei traffici telefonici dei cellulari da loro utilizzati. Alla banda sono stati attribuiti ben quindici colpi messi a segno tra l’estate del 2019 e sino al 2020, in abitazioni di villeggiatura nelle località di Selinunte, Scopello, San Vito Lo Capo e Valderice. Parte della refurtiva fu rinvenuta durante le perquisizioni seguite agli arresti. Le parti civili rappresentate dagli avvocati Antonino Di Trapani, Salvatore Longo e Fabio Sammartano, e hanno avuto il risarcimento dei danni e hanno avuto riconosciuta una provvisionale complessiva di circa 50 mila euro.