PALERMO – Tra i primi ad annunciare la sua discesa in campo per Palazzo delle Aquile, il primo ad abbandonare il sogno della fascia tricolore. Gaetano Cammarata ha ritirato la propria candidatura a sindaco di Palermo. Nell’ottobre del 2016 aveva annunciato l’intenzione di volere scalzare Leoluca Orlando dalla carica di sindaco, ma questa mattina ha spiegato di dovere abbandonare la competizione per “problemi personali”. Ma non esclude un ritorno alla politica. Cammarata, il “candidato operaio” che aveva lanciato anche la lista ‘Per Palermo uno di noi’, si è detto “dispiaciuto” per l’annuncio dell’abbandono, a poco più di un mese dalle elezioni. “C’erano molte persone che mi aiutavano e ci credevano – sono state le parole di Cammarata -, mi dispiace soprattutto per loro ma non posso continuare”. Uno stop che però non significa la fine della carriera politica, dato che Cammarata non ha escluso la candidatura alle prossime Regionali di ottobre o alle Comunali del 2022. Cinquantasei anni, Cammarata, è operaio di una ditta palermitana. Dopo essere stato candidato due volte alle precedenti elezioni comunali, una con Orlando e una con Ferrandelli, aveva deciso di alzare il tiro e correre da solo. Il sogno era, e continua a essere, quello di “una casa per tutti i palermitani”, e prima del ritiro della sua candidatura aveva anche messo a punto un piano per garantire un’abitazione a tutti gli abitanti della città.
A poche ore di distanza dall’addio alla corsa elettorale per la poltrona più importante di Palazzo delle Aquile di Cammarata, è arrivato anche il forfait di Tony Troja, che ha annuncito il proprio ritiro per l’impossibilità di trovare un funzionario che validasse le firme a sostegno della sua lista “SiAmo Palermo”. Al momento, quindi, i candidati alla poltrona di sindaco sono sette: l’uscente Leoluca Orlando, Fabrizio Ferrandelli, Ugo Forello, Nadia Spallitta, Ismaele La Vardera, Ciro Lomonte e Francesco Messina.
