La Gesip nella bufera | Enea chiede la liquidazione - Live Sicilia

La Gesip nella bufera | Enea chiede la liquidazione

La società verso il fallimento
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Pippo Enea

Il presidente Pippo Enea ha inoltrato la richiesta della messa in liquidazione  della Gesip, la società a partecipazione comunale, che tra l’altro, svolge funzioni di manutenzione e cura dei cimiteri, del verde pubblico e si occupa del trasporto dei disabili. La società, per la quale lavorano circa 1900 dipendenti, ha eroso il patrimonio aziendale. La giunta comunale ha tempo trenta giorni per cercare di riportare in pari il capitale sociale dell’azienda (6 milioni di euro) e approvare l’adeguamento del contratto di servizio con il Comune di Palermo, passando da 58 a 71 milioni di euro, ciò per evitare il fallimento della Gesip. L’adeguamento del contratto di servizio deve essere discusso e approvato dal Consiglio comunale. Nelle settimane scorse questo è stato proprio uno dei punti all’ordine del giorno di Sala delle Lapidi, senza però risolvere nulla. In questo mese la Gesip sarà autorizzata a compiere solo atti di ordinaria amministrazione: se la situazione economica dell’azienda non dovesse migliorare verrà nominato un commissario liquidatore. La Gesip perde circa 900 mila euro al mese.

Le critiche dell’opposizione
“E’ di stamattina la notizia ufficiale dell’incombente fallimento di Gesip. La  disastrosa situazione economica dell’azienda e l’imminente annunciato fallimento, sembrano non interessare a quest’amministrazione che rimane, ancora una volta, immobile e sorda anche davanti all’unica soluzione di salvezza proposta da Italia dei Valori: internalizzare i servizi ed assorbire il  personale”. Lo dice Fabrizio Ferrandelli capogruppo di Italia dei Valori al Comune di Palermo. “Già diverse settimane fa – aggiunge – il mio gruppo ha chiesto a quest’amministrazione di unire volontà politica ed amministrativa in un’azione congiunta che spinga i competenti organi politici nazionali a determinarsi sulla nostra proposta che di fatto è l’unica soluzione possibile per salvare Gesip, i lavoratori e le loro famiglie. Nella tranquillità dei loro uffici e delle loro stanze, però, nessuno si è mosso e non è tollerabile una tale inerzia davanti a migliaia di lavoratori che rischiano di venir
licenziati. E’ per questo motivo che ancora oggi ho presentato ufficiale richiesta di avvio iter legislativo della proposta di Italia dei valori che determinerebbe l’internalizzazione dei servizi con un risparmio di spesa di milioni di euro per l’amministrazione, l’assorbimento del personale che
scongiurerebbe ulteriore disoccupazione palermitana e l’eliminazione di un cda parassita ed incompetente”. “Ho già avanzato richiesta di accesso agli atti della Gesip cosi da conoscere del dettaglio nomi e costi di consulenti e spese varie pazze fatte da un CdA che inghiotte danaro pubblico e mastica vite private”, conclude Ferrandelli.


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