La Gesip rientra al lavoro| "Regna ancora l'incertezza" - Live Sicilia

La Gesip rientra al lavoro| “Regna ancora l’incertezza”

I confederali puntano il dito contro la mancata comunicazione ufficiale del rientro in servizio, ma dal Comune replicano: "Bastano le telefonate".

LA NOTA DI CGIL, CISL E UIL
di
4 min di lettura

PALERMO – I dipendenti della Gesip rientrano in servizio. Dopo due settimane di stop, i quasi 1800 lavoratori sono tornati al servizio del comune di Palermo grazie alla prosecuzione della speciale cassa integrazione in deroga, con 20 ore settimanali, firmata venerdì scorso alla Regione. Un rientro in servizio che, però, ha provocato più di una perplessità in alcuni sindacati.

I lavoratori, infatti, non sono stati tutti avvisati e alcuni nemmeno sapevano di dover rientrare in servizio oggi non avendo ricevuto comunicazioni da parte degli uffici. L’unica nota è una mail della dirigente delle Risorse umane, Lucietta Accordino, che comunicava la ripresa delle attività. “Le organizzazioni sindacali attendevano con ansia una nota dal sindaco durante il week-end del festino per il rientro in servizio di martedì 16 – dicono in una nota le rsa Charlie Biondolillo (Cgil), Maurizio Giannotta (Cisl) e Salvatore Di Fiore (Uil) – tanta fretta per farci firmare venerdì all’assessorato al lavoro per il decreto ma evidente era per evitari di prendere fischi durante il festino. Abbiamo ricevuto tantissime telefonate da parte dei lavoratori che chiedevano notizie in merito al rientro. Addirittura qualche sigla informava i lavoratori su facebook che le attività riprendevano oggi. Infatti, stamattina regnava l’incertezza nei vari uffici per poi leggere verso le 8.30 una mail che evidenziava la firma della proroga Fino a dicembre ma senza dettagli. Ci auguriamo di rientrare a pieno regime entro breve”.

Dal Comune replica il vicesindaco Cesare Lapiana. “Le comunicazioni telefoniche dei dirigenti erano più che sufficienti, non c’era bisogno di una comunicazione ufficiale del Comune. Certamente c’è la copertura assicurativa e il recupero delle 40 ore avverrà nei prossimi mesi, basterà qualche giornata intera”. Ma per la Gesip c’è anche qualche altra buona notizia. Salvatore Di Fiore, rappresentante sindacale della Uiltucs, racconta che “al nostro arrivo alla piscina dove prestiamo servizio, abbiamo trovato diversi manifesti appesi dove il capo impianto comunicava agli utenti che a causa della mancanza del personale Gesip non poteva essere garantita la pulizia. Una comunicazione che non certo positiva ma che ci onora, perché dimostra ancora una volta l’importanza del ruolo svolto dai lavoratori Gesip e la loro utilità per la cittadinanza”.

“Asia, Ugl, Cisal, Alba, Usb e Conflavoratori vengono a conoscenza che oggi un gruppo di dipendenti Gesip, fra cui anche qualche rappresentante sindacale aziendale, si è recato all’Inps per chiedere lumi rispetto alla erogazione della mensilità del mese di giugno 2013 e la risposta pare sia stata che la causa del ritardo sia da attribuire al mancato versamento da parte del comune di Palermo della quota di cassa cofinanziata. Dal Comune replicano sottolineando che la quota a carico del Comune è stata interamente versata a fine del mese di giugno. Delle due, una – dice Salvo Barone di Asia-Ugl – o mente l’Inps (o chi riferisce) o mente il Comune. Basta prendersi gioco dei dipendenti, senza pensare alle destabilizzazioni che creano ai lavoratori e alle loro famiglie, basta con l’incertezza continua. Abbiamo dimostrato grande senso di responsabilità, i dipendenti Gesip sono quelli che stanno subendo la cattiva gestione di una amministrazione allo sbando che oggi dovrà adoperarsi, con protagonisti diversi, affinché si riesca finalmente a dare certezze strutturali, quelle per capirci una volta per tutte. Domani vogliamo subito le nostre retribuzioni del mese di giugno, e sapere chi destabilizza la povera gente. Ora basta”.

AGGIORNAMENTO
“Questa mattina – dice Maurizio Giannotta, rsa Cisl – l’Inps ci ha comunicato che il pagamento delle spettanze di giugno avverrà entro il 25 luglio, dal momento che è giunto il mandato da parte del comune di Palermo”.

“Rispetto alle ipotesi di recupero dei 15 giorni di pausa, pensiamo che queste ore dovrebbero non essere recuperate ma erogate direttamente dalla Regione siciliana come normale cassa integrazione – dicono Asia, Ugl, Cisal, Alba, Usb e Conflavoratori – ciò che ci lascia perplessi è che si aprirebbe un contenzioso con la Regione, fra l’altro soggettivo, che non gioverebbe ai dipendenti in tempi immediati. Sappiamo di una nota della dottoressa Vicari che sta invitando i dirigenti a far effettuare più ore possibili, da qui a fine mese. Ma le norme prevedono un tetto di 20 ore settimanali. Abbiamo due dubbi: l’Inps erogherà la quota totale di Cig proveniente dalle ore effettivamente lavorate anche se non dovessero essere 80? Qualora non si riuscisse ad effettuare le 80 ore nel mese, sappiamo che non è possibile caricare altre ore nei mesi successivi, secondo le regole dell’Inps, quindi potrebbero essere erogate solo con un’integrazione salariale, già applicata negli anni precedenti a favore degli lsu con un pagamento diretto del Comune. Tutti coloro i quali avanzano ipotesi di facile applicazione, dovrebbero studiare le norme fermo restando che la nostra posizione è che i 15 giorni di stop siano da attribuire complessivamente alla Regione senza la parte di co-finanziamento . Invitiamo comunque tutti i dipendenti, a scanso di equivoci, ad adoperarsi con i dirigenti di riferimento perché si possano recuperare più ore possibili e poi, nella riunione del 22, concorderemo con l’amministrazione le modalità migliori nell’interesse dei dipendenti”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI