PALERMO – Non sanno più “a quale santo votarsi” gli ex lavoratori della Gesip che questa mattina hanno occupato la cattedrale di Palermo. “Oggi siamo qua in cattedrale per pregare – ha affermato Gioacchino Tortorici – affinché Papa Francesco possa illuminare i nostri politici. Il Papa ha detto di volere una chiesa povera e i nuovi poveri sono i dipendenti della Gesip “.
“Non sappiamo con quali soldi comprare l’uovo di pasqua ai nostri bambini. Speriamo che domani ci diano una risposta: o la cassa integrazione o il lavoro – ha affermato Giuseppe Milazzo – siamo disperati e stiamo pregando. Speriamo che tutta l’Italia ci ascolti”.
Dopo l’arrivo della Digos, che hanno intimato agli operai di lasciare la Cattedrale, gli animi si sono un po’ scaldati senza però degenerare in scontri. Il corteo di protesta, composto da circa 70 elementi, si è successivamente diretto verso Palazzo delle Aquile con l’intenzione d’incontrare il sindaco Orlando. Un primo tentativo di sfondare il portone d’ingresso è stato bloccato dai poliziotti in tenuta antisommossa, dunque gli operai hanno atteso d’essere ricevuti dal sindaco che nel frattempo stava tenendo un dibattito sul “Riordino delle province e delle città metropolitane”. Al termine del dibattito una delegazione di dieci persone è stata accolta dal sindaco Orlando.
I lavoratori chiederanno risposte sulla cassa integrazione in deroga. La scorsa settimana Comune, Regione siciliana e parti sociali hanno raggiunto un accordo, che però ancora deve essere sottoscritto, per consentire ai 1.800 dipendenti della società partecipata dal Comune di accedere alla cig per sei mesi, nonostante l’accordo di programma quadro sugli ammortizzatori sociale in deroga per il 2013, non consente che il paracadute sociale possa essere concesso ai dipendenti di società o enti a capitale pubblico.
In deroga all’accordo, le parti avrebbero dovuto mettere nero su bianco l’intesa proprio oggi, ma l’incontro è stato rinviato perché domani dovrebbe tenersi una riunione a Roma, con il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, il Comune e la Regioone proprio su Gesip. Una delegazione di lavoratori è stata ricevuta dal sindaco Leoluca Orlando a Palazzo Delle Aquile. I dipendenti della società partecipata esprimono perplessità sulla possibilità di mettere un punto alla vertenza in tempi brevi.
Dall’incontro dei lavoratori Gesip con il primo avvenuto oggi dopo le proteste dei dipendenti della partecipata, non sono emerse novità sostanziali. Bisogna aspettare domani pomeriggio per sapere il futuro dei 1.800 lavoratori. “Bisogna aspettare domani per sapere cosa si deciderà a Roma – ha confermato Giuseppe Milazzo a Livesicilia -. Il sindaco aveva promesso di farci avere i soldi per comprare l’uovo di Pasqua ai nostri bambini, ma oggi ci ha confessato di non avere un centesimo, quello che ci ha detto sinora è tutto falso”.
Ma Orlando, ai cronisti intervenuti a Villa Niscemi per la conferenza stampa di presentazione del Put, spiega: “Domani alle 10 siamo al ministero del Lavoro, il Comune ha fatto tutto quello che doveva fare, aspettiamo che anche altri facciano il loro dovere”.