La legge non è ancora in vigore | Ma già scompaiono i commenti - Live Sicilia

La legge non è ancora in vigore | Ma già scompaiono i commenti

Un ordine del giorno approvato martedì 17 autorizzava alla promulgazione della "legge-bavaglio" senza le parti impugnate. Ma ancora il testo non è approdato in Gazzetta Ufficiale. Intanto qualche giornale online si è "messo al sicuro", eliminando la possibilità di commentare gli articoli.

PALERMO – La legge sull’editoria non è ancora entrata in vigore. Non è ancora stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Regione, nonostante l’approvazione – martedì 17 a Sala d’Ercole – di un ordine del giorno che impegna il governo a promulgare la legge senza le parti impugnate dal commissario dello Stato.

Il prefetto Carmelo Aronica aveva infatti cassato l’articolo 11, quello che obbliga le amministrazioni pubbliche che indicono una gara o un appalto a rendere noti i dati su quella gare “mediante pubblicazione per estratto, a scelta della stazione appaltante, su due quotidiani a diffusione nazionale, su due quotidiani a maggiore diffusione locale del luogo ove si eseguono i lavori e su un periodico a diffusione regionale’”. Ma l’impugnativa riguardava anche la copertura finanziaria. Quei fondi, in pratica, non ci sono ancora, perché ‘pesano’ sulla programmazione europea 2014-2020.

Ma con l’approvazione dell’odg che ‘autorizza’ la promulgazione, la legge sarà pubblicata completa dell’articolo 4, quello che ha fatto sì che la legge venisse tacciata di essere un “bavaglio” per la stampa, quello che prevede che le testate online debbano avvalersi “di un sistema informatico che assicuri, per i “post” ed i commenti inviati dai lettori e pubblicati sulle pagine web, la possibilità di identificare l’identità degli autori, nel rispetto della garanzie stabilite dalla vigente disciplina statale e comunitaria in materia di riservatezza dei dati personali (privacy) e consentendo l’utilizzo di eventuali pseudonimi, mediante acquisizione in copia di un documento d’identità o altri strumenti tecnicamente idonei all’accertamento dell’identità”. Ma – come detto – il testo non è ancora in vigore. Intanto, alcuni siti d’informazione si mettono il ferro davanti la porta, e da qualche giorno hanno già abolito la possibilità, per gli utenti, di lasciare commenti agli articoli.


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