“La mafia è meglio della politica? Non gli chiediamo di ripeterlo davanti alla lapide di Pio La Torre perché potrebbe dire che rappresenta il passato, ma lo dica davanti agli amministratori del Sud, uomini e spesso donne, che vivono sotto la minaccia della mafia e della camorra. Lo dica ai familiari delle vittime”. Pier Luigi Bersani torna sulla polemica scaturita dalle parole del comico genovese Beppe Grillo, pronunciate ieri a Palermo.
E proprio da Palermo il segretario nazionale del Pd risponde al comico, in occasione di una visita al centro “Padre Nostro” fondato a Brancaccio da don Pino Puglisi. Una visita che Bersani ha definito “toccante” e che lo ha visto incontrare prima i responsabili del centro e poi il parroco della borgata palermitana. Accompagnato da Fabrizio Ferrandelli, Giuseppe Lupo e da una nutrita delegazione parlamentare dei democratici, oltre a una pletora di candidati, Bersani ha poi tenuto una conferenza stampa a sostegno dell’ex capogruppo dell’Idv, approfittandone anche per qualche considerazione sul caso Lombardo.
“Noi non sottovalutiamo l’imputazione del governatore siciliano – precisa Bersani – ma si sta esaurendo una fase politica. Ridiamo voce agli elettori, e per questo proponiamo lo schema che stiamo adottando in tutta Italia: primarie e centrosinistra allargato alle realtà civiche, ai moderati, agli autonomisti. Non mi interessa la data delle dimissioni, Lombardo deve indicare quella delle elezioni”.
Ma la visita nel capoluogo siciliano è anzitutto l’occasione per manifestare il proprio appoggio alla candidatura di Fabrizio Ferrandelli: “Queste elezioni ci danno l’occasione di guardare avanti, una citta’ non puo’ stare con la faccia rivolta all’indietro. Servono capacita’ nuove e protagonisti nuovi. L’esperienza di radicamento di Ferrandelli e’ una carta da giocare per Palermo, siamo pronti a dare tutto il nostro appoggio a questa esperienza per il riscatto della città. Gesip? Si avvii un confronto col governo e capiremo così cosa fare”.
Infine c’è anche spazio per una polemica con Leoluca Orlando: “Le primarie sono state tribolate – ha detto il segretario nazionale del Pd – ma come in altre parti d’Italia. Io non attacco Orlando, ma se si fan le primarie si rispettano le primarie. Dalle mie parti si dice: o si va a messa, o si sta a casa. Ci sono state le primarie, allora vanno rispettate”.