PALERMO – La portaerei Cavour, la nave ammiraglia della Marina militare italiana, varata nel 2004 nello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso, sarà trasferita al Cantiere navale di Palermo dall’arsenale militare marittimo di Taranto, dove si trova da dicembre 2018 per i lavori di adeguamento finalizzati all’imbarco dei nuovi F-35 nella versione B, che andranno a sostituire gli Harrier.
Il Cavour, un progetto interamente italiano, rappresenta l’investimento tecnologico più importante del sistema industria difesa nazionale. Per le sue dimensioni, è stata realizzata in due distinti tronconi: il varo, della sola parte poppiera, è avvenuto il 20 luglio del 2004 nel cantiere navale genovese alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
La consegna alla Marina Militare è avvenuta il 27 marzo 2008.
La nave, lunga 244 metri, dovrebbe solcare lo specchio d’acqua del Porto di Palermo a metà maggio, per uscire i primi di agosto, dopo i lavori di manutenzione che si svolgeranno all’interno del bacino di carenaggio di 400mila tonnellate, tra i più grandi in Europa.
A questo si aggiunge anche l’arrivo a dicembre della Trieste, unità anfibia multiruolo sempre della Marina militare, costruita nello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia, che dovrebbe essere sottoposta a lavori di manutenzione.
Si apre così un filone inedito per il Cantiere palermitano, che riguarda le navi militari, iniziato con la costruzione dell’unità anfibia per la Marina militare del Qatar, e continuerà con i lavori di manutenzione per la Cavour e la Trieste.
“L’arrivo della portaerei Cavour a Palermo per manutenzione è un segnale importante da parte della Marina Militare e di Fincantieri che possono essere a giusto titolo i protagonisti di questa nuova vita dei cantieri navali del capoluogo siciliano – afferma il presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati Nino Minardo -. La cantieristica navale militare è un settore che in prospettiva è destinato a crescere per il necessario aumento della spesa militare e per la Sicilia e i suoi cantieri navali è una opportunità da non perdere”.